- Incertezza sui mercati all’inizio del secondo semestre.
- Occidental Petroleum spinto da un altro acquisto di Warren Buffett.
- Sempre più pressioni per Carnival (LON:CCL) Cruises con il rallentamento della ripresa dei viaggi
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I titoli a Wall Street sono saliti venerdì, ma i principali indici USA hanno comunque registrato la quarta settimana in calo su cinque, nei crescenti timori di una recessione.
Il blue-chip Dow Jones Industrial Average è sceso dell’1,3% sulla settimana, l’indice di riferimento S&P 500 segna -2,2%, mentre il Nasdaq Composite, legato al settore tech, è crollato del 4,1%.
A prescindere dalla direzione che prenderà il mercato, di seguito parleremo di un titolo che probabilmente sarà richiesto e di un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.
Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura.
Il titolo da comprare: Occidental Petroleum
Le azioni di Occidental Petroleum (NYSE:OXY), che hanno registrato uno dei loro migliori inizi d’anno della storia, potrebbero salire ancora questa settimana, sulla scia della notizia che la Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) di Warren Buffett ha accumulato una significativa partecipazione nella fiorente compagnia energetica.
La grossa posizione di Buffett spinge a pensare che la Berkshire possa alla fine acquisire completamente Occidental.
Il titolo OXY ha chiuso la seduta di venerdì a 60,44 dollari, non lontano dal recente picco di due settimane di 74,04 dollari di fine maggio, il massimo dal novembre 2018.
Alla valutazione attuale, la società con sede a Houston, Texas, che in termini di performance ha battuto altri notevoli nomi del settore come ExxonMobil (NYSE:XOM), Chevron (NYSE:CVX), ConocoPhillips (NYSE:COP), EOG Resources (NYSE:EOG), e Pioneer Natural Resources (NYSE:PXD), ha una market cap di 56,6 miliardi di dollari.
Malgrado il tonfo del mercato, il titolo OXY è stato uno di quelli con la performance migliore dell’anno, con un’impennata di ben il 108% nel 2022, grazie alla possente combinazione dei prezzi dell’energia alle stelle e del miglioramento dei fondamentali del mercato energetico.
Gli investitori sono anche stati incoraggiati dai continui sforzi di Occidental per ridurre i debiti e restituire più denaro agli azionisti sotto forma di pagamenti dei dividendi più alti e riacquisti di azioni.
Non sorprende allora che i modelli quantitativi di InvestingPro parlino di un rialzo di circa il 50% del titolo OXY nei prossimi 12 mesi, che avvicinerà le azioni al loro fair value di 90,99 dollari.
Il titolo da vendere: Carnival
Carnival (NYSE:CCL), che ha visto le sue azioni colare a picco ad una serie di nuovi minimi su 52 settimane nelle ultime sedute, dovrebbe vivere un’altra settimana complicata, tra i vari problemi che la affliggono.
Il titolo CCL è crollato ad 8,10 dollari giovedì, al minimo dall’aprile 2020, al picco dell’emergenza Covid-19 che ha comportato la chiusura totale dell’industria globale del turismo.
Le azioni hanno visto una lieve ripresa venerdì, chiudendo a 8,82 dollari, con una market cap di 9,9 miliardi di dollari per il gigante delle crociere con sede a Doral, Florida.
Sull’anno in corso, il titolo Carnival ha perso oltre metà del suo valore, crollando di ben il 56% nel 2022, con una performance nettamente inferiore al mercato.
Dato ancor più allarmante, le azioni sono crollate del 72% dal picco post-pandemia di 31,52 dollari del giugno 2021. Prima dell’arrivo della pandemia, il titolo CCL era scambiato a circa 50 dollari nel gennaio 2020.
Carnival, così come altri titoli legati alla riapertura come quelli di compagnie aeree ed hotel, schizzati lo scorso anno, ha visto la sua ripresa interrompersi, con gli investitori preoccupati che una potenziale recessione possa ridurre la domanda dei consumatori per le crociere.
Un altro fattore negativo è rappresentato dal suo enorme carico di debiti, arrivato a ben 36 miliardi di dollari, con il crescente rischio che possa dover ottenere altro capitale per ripagare le enormi spese per interessi.
La società ha avvertito, nel suo report sugli utili del Q2 il 24 giugno, che i prezzi del carburante alti, l’inflazione elevata, nonché le restrizioni per il Covid, stanno avendo un “impatto materiale” sulla sua attività.
Considerati questi aspetti, le azioni della più grande compagnia di crociere al mondo sembrano un investimento rischioso nei prossimi giorni, date le sue prospettive cupe di una domanda debole e di costi in aumento.
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