Gli investitori si preparano ad un’altra settimana volatile sul mercato azionario questa settimana, tra i segnali che il sentimento ribassista perdurerà, soprattutto con un contesto macroeconomico avverso che comincia a pesare sull’America aziendale.
L’aumento dei tassi di interesse, alcune delusioni sugli utili di alto profilo e l’incremento del rischio geopolitico hanno pesato fortemente sui titoli azionari ad aprile.
Per il NASDAQ Composite, il mese scorso è stato il peggiore dal 2008: sia Amazon (NASDAQ:AMZN) che Apple (NASDAQ:AAPL), due colossi del tech, hanno segnalato una strada difficile all’orizzonte, tra i problemi di approvvigionamento ed i costi maggiori che riducono la redditività.
Le azioni Amazon sono crollate di circa il 14% venerdì, il calo maggiore dal 2006, dopo che il gigante dell’e-commerce ha riportato una perdita inattesa ed ha dato previsioni deboli sui ricavi nel secondo trimestre.
L’S&P 500 ha perso l’8,8% ad aprile, il mese peggiore dal marzo 2020, mentre il Dow Jones Industrial Average segna -4,9% sul mese.
In questo contesto economico difficile e con l’incertezza sulla crescita delle aziende, abbiamo selezionato tre titoli che potrebbero vedere un’azione di trading accelerata dopo che pubblicheranno le trimestrali questa settimana:
1. Advanced Micro Devices
Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) pubblicherà gli ultimi utili trimestrali martedì 3 maggio dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti si aspettano che il produttore di chip con sede a Santa Clara, California, riporti profitti ad azione di 0,91 dollari su vendite di 5,01 miliardi di dollari.
Dopo un possente rally nel 2021, AMD è andato sotto forte pressione alla vendita quest’anno. Il titolo è crollato di circa il 40% sull’anno in corso, quando l’indice di riferimento Philadelphia Semiconductor Index si è indebolito di circa il 27%. Il titolo venerdì ha chiuso a 85,52 dollari.
Il sell-off arriva malgrado il produttore di chip abbia riportato previsioni sulle vendite sorprendentemente robuste a febbraio, suggerendo che sta ottenendo ulteriori guadagni nei processori rispetto all’arcinemico Intel (NASDAQ:INTC).
Le previsioni sulle vendite del primo trimestre rivelano che AMD sta raggiungendo un livello di redditività quasi pari a quello di Intel, un qualcosa che sarebbe stato inconcepibile solo qualche anno fa. I ricavi del primo trimestre saranno pari a 5 miliardi di dollari, più o meno 100 milioni di dollari, secondo AMD.
2. Airbnb
Airbnb (NASDAQ:ABNB), la piattaforma di soluzioni di pernotto ed esperienze di viaggio, pubblicherà gli utili del Q1 2022 martedì dopo la chiusura. Gli analisti stimano una perdita per azione di 0,25 dollari e vendite di 1,45 miliardi di dollari.
La società di San Francisco ha sopportato il calo dei viaggi dovuto alla pandemia molto meglio dei rivali, grazie al fatto che i clienti hanno optato per viaggiare più vicino a casa e spesso hanno prenotato per periodi più lunghi o per pernotti più frequenti per approfittare delle flessibili politiche di lavoro da remoto.
L’amministratore delegato Brian Chesky ha definito il 2021 “l’anno migliore nella storia della compagnia” ed ha dichiarato che Airbnb è riuscita a superare la pandemia grazie al suo business model altamente adattabile.
Con le restrizioni sui viaggi che si allentano in tutto il mondo dopo l’ultima ondata di contagi da COVID, ci sono probabilità che la società dia previsioni forti per l’imminente trimestre estivo. Il titolo venerdì ha chiuso a 153,21 dollari, giù di oltre il 12% sull’anno.
3. Moderna
Moderna (NASDAQ:MRNA), la società biotech con sede a Cambridge, Massachusetts, pubblicherà gli utili del Q1 mercoledì 4 maggio, prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 5,74 dollari e vendite di 4,45 miliardi di dollari.
La compagnia è uno dei due maggiori produttori di vaccini contro il COVID-19, insieme a Pfizer (NYSE:PFE). Il titolo MRNA è schizzato durante la pandemia, ma è crollato del 47% quest’anno. Venerdì ha chiuso a 134,41 dollari.
Questo brusco ribasso si registra in scia alla rapida riduzione dell’ondata di Omicron, che rende incerte le prospettive a breve termine per i produttori di vaccini, se la pandemia dovesse passare in fase endemica dopo l’ultima impennata.
Il produttore del vaccino ad RNA messaggero ha reso noto di aver firmato accordi per 19 miliardi di dollari per le vendite 2022 del suo prodotto, in salita dai 18,5 miliardi annunciati a gennaio. Inoltre, giovedì la società ha dichiarato di aver “chiesto ai regolatori USA di autorizzare l’uso del suo vaccino per il COVID-19 nei bambini sotto i 6 anni, diventando il primo vaccino contro il coronavirus disponibile per i bambini sotto i 5 anni”.