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3 titoli da seguire questa settimana: Nike, Micron Technology, General Mills

Pubblicato 20.12.2021, 12:51
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Gli investitori dovrebbero prepararsi ad un’altra settimana di scambi volatili, con la variante Omicron del coronavirus che continua a diffondersi. Allo stesso tempo, gli economisti continuano a cercare di capire quali potrebbero essere le conseguenze dell’ultima impennata di contagi.

Le perdite dei mercati azionari sono accelerate in chiusura di venerdì, con gli investitori che hanno preferito mettersi al riparo tra le incertezze economiche in vista delle imminenti feste natalizie, mentre i volumi degli scambi si riducono con l’arrivo del nuovo anno.

L’indice NASDAQ 100 legato al settore tech è crollato di circa il 2,9% nel corso della settimana, restando indietro rispetto agli altri principali riferimenti su base settimanale. Finora, l’S&P 500 segna ancora un rialzo dell’1,2% su dicembre, ma è crollato di quasi l’1,9% sulla settimana. Sull’anno segna un balzo di circa il 23%.

Mentre persiste l’incertezza generata da Omicron, gli investitori seguiranno i report trimestrali di alcune delle maggiori società statunitensi, che potrebbero fornire ulteriori indizi sulla domanda dei consumatori e l’impatto dei problemi di approvvigionamento.

Ecco tre titoli mega cap su cui ci concentreremo questa settimana:

1. Nike (NYSE:NKE)

Nike (NYSE:NKE) pubblicherà gli utili del secondo trimestre fiscale 2022 lunedì 20 dicembre dopo la chiusura dei mercati. In media, gli analisti si aspettano che il colosso dello sport registri 0,63 dollari ad azione su vendite di 11,25 miliardi di dollari.

NKE Weekly TTM

Nike ha abbassato le stime sulle vendite a settembre in seguito ai ritardi nella produzione e nelle spedizioni, che hanno rallentato gli sforzi per soddisfare la forte domanda di scarpe ed abbigliamento sportivo. Le vendite dello scorso trimestre potrebbero registrare una riduzione per via della chiusura delle fabbriche in Vietnam a causa della pandemia.

Ciò significherebbe che la crescita dell’intero anno fiscale sarà nel range delle medie cifre singole, anziché delle basse cifre doppie a cui Nike puntava all’inizio dell’anno. Il gigante di Beaverton, Oregon, è stato colpito dai problemi delle filiere dovuti al COVID-19, che hanno reso difficile aumentare le spedizioni dopo un anno di chiusure e lockdown.

Questo potenziale rallentamento ha pesato sul possente rally di Nike del 2021, che ha spinto il titolo ad un massimo storico, sopra i 177 dollari, il mese scorso. Le azioni, che hanno chiuso a 161,36 dollari venerdì, continuano a segnare un balzo del 14% sull’anno.

2. Micron Technology

Il produttore di chip Micron Technology (NASDAQ:MU) riporterà gli utili del Q1 dell’anno fiscale 2022 lunedì dopo la chiusura. Dovrebbe registrare utili per azione di 2,10 dollari e 11,25 miliardi di dollari di vendite.

MU Weekly TTM

Micron ha fornito previsioni deboli sulle vendite per lo scorso trimestre nella call sugli utili di settembre, parlando del rallentamento della domanda dai produttori di PC. In quella occasione, l’amministratore delegato Sanjay Mehrotra aveva riferito a Bloomberg che lo stallo negli ordinativi dai produttori di PC è un problema a breve termine.

Alcuni dei clienti della società faticano ad ottenere altri tipi di componenti, il che significa che non possono costruire tutti i laptop e PC desktop che sono stati ordinati. E questo li ha portati a ridurre le scorte di chip di memoria. La situazione cambierà quando le carenze che affliggono il settore si risolveranno nei prossimi mesi, ha detto.

Il titolo di Micron ha chiuso ad 83 dollari venerdì, con un balzo di circa il 10% sull’anno ed una performance inferiore all’indice di riferimento, il Philadelphia Semiconductor Index (SOX), schizzato di oltre il 30% nello stesso periodo.

3. General Mills

General Mills (NYSE:GIS), il produttore dei cereali Cheerios, dello yogurt Yoplait e delle barrette Nature Valley, pubblicherà gli utili del Q2 dell’anno fiscale 2022 martedì 21 dicembre, prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti si aspettano utili di 1,04 dollari ad azione e vendite di 4,84 miliardi di dollari.

GIS Weekly

Il titolo del colosso dei beni di consumo con sede a Minneapolis è schizzato del 14% quest’anno dopo essere balzato di quasi il 10% nel 2020, quando le vendite di cibi confezionati sono balzate alle stelle, con le persone che ne hanno fatto scorta durante i lockdown per il COVID-19.

L’attuale contesto del lavoro da casa probabilmente manterrà alta la domanda dei prodotti della società. GIS, tuttavia, sta cercando di ristrutturare il suo portafoglio in un’era in cui i consumatori cambiano rapidamente le proprie abitudini alimentari, cercando prodotti più freschi, ecologici e a minore contenuto di zucchero.

Bloomberg il mese scorso ha riportato che la società sta pensando di vendere un portafoglio di marchi, compresi Progresso ed Helper, per ottenere liquidità utile per le acquisizioni. Il titolo venerdì ha chiuso a 67,65 dollari.

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