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5 lezioni che i trader possono imparare dal crollo di FTX

Pubblicato 22.11.2022, 16:52
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La saga di FTX e le azioni illegali ed estremamente immorali di Sam Bankman-Fried sono al centro dell’attenzione della stampa finanziaria. Per una buona ragione. La storia reale ha echi di Long-Term Capital Management, Enron, Tyco, Lehman Brothers e Bernie Madoff. Più in generale, tuttavia, senza grandi clamori, abbiamo superato l’anniversario di un anno del massimo delle criptovalute.

Lo scorso novembre, la capitalizzazione di mercato ha raggiunto un totale di 3 mila miliardi

Bitcoin Daily

Fonte: TradingView

Era il 10 novembre 2021 quando  il Bitcoin raggiunse il massimo storico di 69.000 dollari. Da allora, per gli HODLers il dolore è diminuito, poiché tutti gli asset digitali, dalle monete principali alle altcoin e alle stablecoin, hanno sofferto la volatilità e l’elevata incertezza. I prestatori di criptovalute e i cosiddetti exchange sono falliti e gli investitori si sono chiesti cosa fare (e dove tenere) dei loro asset.

Ho cinque lezioni che i trader possono imparare alla luce dell’azione folle dei prezzi dell’anno scorso e delle narrazioni ribassiste che ora gettano un’ombra sull’universo delle criptovalute, un tempo invincibile.

1. Dimensionamento della posizione

In genere si dice che più un asset è destinato a essere volatile, più è opportuno ridurne la quota in portafoglio. Che si tratti di criptovalute o di azioni, se la volatilità implicita (IV) è, ad esempio, del 100%, allora forse una dimensione dell’1% è giusta. Se la volatilità implicita è relativamente bassa, vicina al 25%, allora una quota del 4% potrebbe essere giusta. Fate voi, ma questa regola generale può aiutarvi a dormire la notte e a gestire meglio il rischio.

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2. La paura “FOMO” è vera

La paura di restare indietro (FOMO fear of missing out) è stata forte con le criptovalute durante il 2020 e il 2021. Il denaro bruciava nelle tasche della gente, eravamo tutti annoiati e rinchiusi a casa per la maggior parte del tempo, e non potevamo fare a meno di notare che apparentemente tutti gli altri facevano affari con le azioni e le criptovalute. Un sondaggio ha rivelato che il 70% dei possessori di criptovalute ha iniziato a investire nel 2021. Purtroppo, queste persone sono ora i bagholder.

3. Un Trade contro un Investmento

Quante volte vi è capitato di acquistare un’azione per poi vederla crollare immediatamente di valore? Succede a tutti noi. La differenza tra i bravi trader e quelli che hanno difficoltà sta spesso nel ridurre le perdite e nel non lasciare che un’operazione a breve termine finisca per diventare una perdita a lungo termine nel vostro portafoglio. Conoscere il proprio orizzonte temporale è importante, e questo vale anche per l’uscita dal trade.

4. Usare la leva finanziaria con saggezza

Rispondete a questa domanda: Se aveste potuto acquistare Amazon (NASDAQ:AMZN) al prezzo della sua IPO nel 1997, quanto denaro avreste preso in prestito per aumentare il vostro rendimento a lungo termine? Tre volte, quattro volte? Di più? Se così fosse, sareste stati spazzati via durante il crollo delle dot-com. Fare leva su un’attività volatile, come il bitcoin o ether, significa condannare alla fine anche i trader più esperti.

5. Avere un piano con i contanti

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Quest’ultimo punto si applica a me in modo particolare. Ammetto di aver avuto un’elevata riserva di liquidità per gran parte del 2021, mentre le azioni e le criptovalute si impennavano. È stata una sensazione terribile. Ho aperto alcuni conti alternativi, dato che i rendimenti dei conti di risparmio erano vicini allo 0%. Sono andati bene, ma la complessità, l’onere fiscale aggiuntivo e il fatto di dover controllare periodicamente un altro conto non ne vale la pena. Molti investitori avevano saldi di conto corrente gonfiati grazie ai programmi di stimolo COVID e sentivano di doverci fare qualcosa: ecco la criptovaluta. Quindi, potrebbe essere stato un investimento nato dalla noia piuttosto che una decisione di asset allocation veramente ponderata.

 

Morale della favola

L’anniversario di un anno del top delle criptovalute e la sfortunata tempestività dell’esplosione di FTX rendono opportuna una revisione dei vostri piani di investimento e trading. Stabilite delle regole per voi stessi e fate sempre attenzione alle decisioni di investimento incaute.

Nota: Mike Zaccardi non possiede nessuno dei prodotti menzionati nel presente articolo.

Ultimi commenti

Negli ultimi anni ho visto più crypto deficienti che cryptointelligenti quindi ben gli sta a chi ci ha rimesso le penne!!!
Che ca22o di ragionamento, godere delle disgrazie altrui è da pezzenti frustrati
non serviva specificare che Zaccardi non possiede critpo. si capisce benissimo già leggendo l'articolo, di qualità molto bassa che fa leva solo sull'emotivita della gente. parlare di economia e finanza è altro rispetto a questo semplice populismo senza nessun contenuto
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