Oggi le principali borse europee sono nuovamente in calo, dopo le nuove minacce da parte di Washington di imporre tariffe su altri prodotti cinesi. Tra i settori che perdono di più c'è quello minerario, con l'indice in calo dell'1,2% con i prezzi del rame in discesa per il terzo giorno consecutivo, sotto la pressione dei commenti di Trump. L'indice paneuropeo STOXX 600 perde lo 0,1%, dopo il picco dovuto all'ottimismo sulla Brexit e su un possibile compromesso tra l'Italia e Bruxelles sulla manovra. Il titolo Thomas Cook ha perso fino al 30% toccando i minimi da sei anni e rischiando la peggior giornata dalla fine del 2011.
Indici; FTSE -0.25% a 7.018.75, DAX -0,06% a 11.347.30, CAC 40 -0,03% a 4.993.28, IBEX 35 + 0,24% a 9.113.15, FTSE MIB -0,12% a 19.210.50, SMI -0,40% a 8.893,50.
A Wall Street, il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,39%, quello sull'S&P 500 cede lo 0,41% e il future sul Nasdaq indietreggia dello 0,61%. Infine, resta sotto la lente Apple (NASDAQ:AAPL) dopo che il presidente Trump ha dichiarato che in caso di fallimento dei negoziati con la Cina, potrebbe includere nei prodotti soggetti a dazi anche smartphone come l'iPhone e laptop importati dal Paese asiatico.
Intanto il mercato attende di conoscere alcuni aggiornamenti macro che saranno diffusi prima e dopo l'avvio degli scambi. Oltre all'indice settimanale Redbook, relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane, si conoscerà l'indice S&P Case Shiller che a settembre dovrebbe mostrare un rialzo del 5,3% su base annua, in frenata rispetto al 5,5% precedente. L'indice relativo alla fiducia dei consumatori a novembre dovrebbe scendere da 137,9 a 136,2 punti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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