In Europa gli affitti a breve termine sono tornati sopra i livelli del 2019
A estate finita, arrivano i dati ufficiali che certificano quello che tutti abbiamo visto e sperimentato: nel 2022 il turismo è ripreso alla grande dopo lo shock da pandemia. Martedì 5 ottobre l’Ufficio statistico dell’Unione europea ha reso noto che gli alloggi in affitto a breve termine prenotati online nell'Unione Europea sono aumentati al di sopra dei livelli del 2019 ogni mese a partire da febbraio 2022.
Richard Clarke, analista di Bernstein, non aveva bisogno di questa conferma, ma la coincidenza dei tempi è comunque significativa. Mercoledì 6 ottobre l’analista ha annunciato l’avvio di copertura su Airbnb con raccomandazione Outperform (farà meglio della media del settore) e target price a 143 dollari, più alto del 28% rispetto alla chiusura di giovedì a 111,58 dollari. Dopo cinque mesi in cui i broker hanno tagliato raccomandazioni e target price, Bernstein è il primo grande broker che prende una posizione nettamente positiva sulla società che gestisce la più famosa piattaforma di affitti a breve termine.
Il mercato degli affitti per vacanza vale 154 miliardi di dollari.
Quotata a dicembre 2020, nel pieno della pandemia, due mesi dopo Airbnb aveva raddoppiato il valore delle azioni arrivando all’inizio di febbraio 2021 a una quotazione di 212 dollari. Successivamente ha sofferto per le false partenze del turismo e per la caduta dei titoli tech, arrivando lo scorso giugno a segnare un minimo di 89 dollari. Da quel livello il titolo ha guadagnato il 24%.
“Airbnb è un'azienda unica nel settore dei viaggi, un marchio aspirazionale con un punto di prezzo sub-luxury e un forte legame costruito attorno ai suoi clienti fedeli”, si legge nel report di Bernstein. Il broker valuta che il mercato globale degli affitti per vacanza abbia un valore di 154 miliardi di dollari, e di questo mercato Airbnb ha una quota del 37%. La sua previsione è che la società manterrà questa quota di mercato, registrando una crescita annuale del 15%.
Società profittevole: il margine operativo supera il 20%.
Airbnb ha registrato nel 2021 ricavi per 5,9 miliardi di dollari, che saliranno quest’anno a 8,2 miliardi (+39%) e l’anno prossimo a 9,5 miliardi (+15,8%). La società è ben profittevole, con un utile previsto per quest’anno di 1,4 miliardi di dollari (17% dei ricavi) e 1,7 miliardi per il 2023. Il margine operativo supera il 20%.
Bernstein esprime ottimismo sulla domanda di servizi turistici, nonostante la generale preoccupazione per il rallentamento dell’economia. In riferimento al mercato americano il broker scrive: “La disoccupazione è bassa, il tasso di risparmio alto, e i viaggi sono fra le spese con maggiore priorità”. La conclusione è che vale la pena investire nelle azioni del turismo.
In cassa liquidità per 8,6 miliardi di dollari.
Con una posizione finanziaria netta positiva per 8,6 miliardi, Airbnb può progettare l’espansione in altri servizi legati al turismo, allargando la capacità di vendita della sua piattaforma.
Per quanto riguarda la valutazione, al suo picco, nel febbraio 2021, Airbnb era arrivata a valere 40 volte i ricavi dell’anno precedente. Oggi, che capitalizza 71,4 miliardi di dollari, vale 12 volte i ricavi dell’anno precedente e 8,7 volte quelli del 2022.
Dei 39 analisti che coprono Airbnb, 15 raccomandano l’acquisto delle azioni e 22 hanno un giudizio neutrale. La media dei target price è 138,5 dollari.