I mercati continuano a sperare in ulteriori stimoli fiscali ignorando l'impasse a Washington che rende un accordo prima delle elezioni sempre meno probabile.
Il Vix con scadenza novembre è sceso da 33 (nel periodo del primo confronto Trump-Biden) a 28,75, segno che la prospettiva di elezioni contese fa meno paura considerato il crescente vantaggio che i sondaggi attribuiscono al candidato democratico.
Ieri i listini azionari USA sono così saliti guidati dai giganti del tech in vista del prime day di Amazon (NASDAQ:AMZN), della presentazione dei nuovi prodotti Apple (NASDAQ:AAPL) e delle trimestrali che iniziano oggi con il settore finanziario.
Sul fronte asiatico, ancora tonici i listini cinesi, mentre stamattina i futures preannunciano un’apertura all’insegna della debolezza per Wall Street dopo lo stop alla sperimentazione del vaccino di Johnson&Johnson.
In Area euro, il vice Presidente BCE, De Guindos, ha dichiarato che c’è ancora tempo per decidere sul futuro del programma pandemico PEPP, ribadendo che non è stato utilizzato neanche la metà.
Tuttavia, ci sono alcuni elementi che segnalano una certa cautela a tendere.
Il clima positivo, infatti, a differenza della scorsa settimana, non ha coinvolto anche gli altri asset rischiosi. Le materie prime legate al ciclo, quali petrolio e metalli industriali non hanno brillato, così come sul mercato valutario si è assistito ad una certa forza di dollaro e yen.