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Apple è il titolo da avere nella crisi (ma Foxconn ferma le fabbriche)

Pubblicato 14.03.2022, 11:28
Aggiornato 05.03.2021, 16:55
L’analista Dan Ives, grande esperto del settore tech, dice che il mercato premierà le società con alto cash-flow, una caratteristica che le rende “difensive”. A Cupertino il cash flow dell’ultimo trimestre ha segnato la cifra record di 47 miliardi di dollari.

Shenzhen chiusa per Covid. Foxconn ferma gli impianti.

Il gigante dell'elettronica taiwanese Foxconn, il principale fornitore di Apple (NASDAQ:AAPL), ha annunciato oggi di aver sospeso le sue attività nel centro tecnologico cinese di Shenzhen, messo in lock-down dal governo a causa di un'ondata di Covid. “Le attività di Foxconn a Shenzhen, in Cina, sono state sospese dal 14 marzo in conformità con la nuova politica Covid-19 del governo locale”, ha affermato la società taiwanese in una nota. Foxconn ha fermato la produzione negli stabilimenti di Longhua e Guanlan sino a nuove disposizioni.
Il lockdown imposto a Shenzhen, una delle maggiori città della Cina, hub della tecnologia dove hanno sede giganti come Huawei e Tencent, rischia di bloccare ulteriormente le catene di approvvigionamento globale già messe a dura prova dalla pandemia.

Dan Ives, analista di Wedbush. “Forte iper-venduto sul settore tech”.


E’ prevedibile che la chiusura di Foxconn a Shenzhen avrà ripercussioni sull’attività di Apple, ma ancora non esistono stime in proposito. Intanto Dan Ives, analista di Wedbush e uno dei più noti esperti del settore tecnologico, ha diffuso la sua ricetta per fronteggiare il periodo di forti turbolenze che sta caratterizzando i mercati azionari: a suo giudizio Apple è in assoluto il titolo migliore da avere in portafoglio in questo momento.
Secondo Ives, nel settore tech si è creata una situazione di forte “ipervenduto”, a causa in parte dei timori per il rialzo dei tassi e in parte per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Secondo l’analista, l’esperienza insegna che quando sul mercato arrivano degli shock causati da tensioni geopolitiche, come adesso la crisi Russia-Ucraina, è l’occasione per raccogliere a prezzi interessanti titoli di alta qualità che vengono iper-venduti.

Le large cap faranno meglio delle small cap.


“Siamo convinti che le large cap del settore tech performeranno meglio delle small cap in una prossima rotazione delle scelte degli investitori, che andranno a cercare società tech con modelli di business difensivi e un alto cash flow”, ha scritto l’analista in una nota ai suoi clienti riportata da Seeking Alpha.
E’ proprio guardando al gigantesco cash flow del produttore di iPhone che Dan Ives ha deciso di mettere Apple in cima alla lista dei titoli da comprare. Nel quarto trimestre 2021 Apple ha realizzato un cash flow operativo di 47 miliardi di dollari, un record per l’azienda guidata da Tim Cook.
Subito dopo nella raccomandazione di Ives vengono Microsoft (NASDAQ:MSFT) (cash flow operativo di 14,5 miliardi nell’ultimo trimestre) e Oracle (NYSE:ORCL) (10,4 miliardi di cash flow operativo negli ultimi quattro trimestri). Nonostante questi brillanti risultati, l’azione Apple registra un calo del 13% dall’inizio dell’anno, Microsoft segna un ribasso del 14% e Oracle del 15%.

La media dei target price su Apple è 191 dollari.


Nella nota Ives sottolinea che i titoli tech sono nella più grande situazione di iper-venduto che il settore abbia sperimentato dal 2014. Una situazione che non trova giustificazione nell’annunciato ritiro delle attività dalla Russia, che per Apple potrà incidere al massimo con un calo dei ricavi compreso fra l’1% e il 2%.
Venerdì 12 marzo, quando Ives ha diffuso la sua nota e ancora non si sapeva della chiusura delle fabbriche di Foxconn, Apple ha chiuso a 154,73 dollari. Quello stesso giorno Barclays (LON:BARC) ha confermato la raccomandazione Equal Weight con target price a 170 dollari. Fra i 43 analisti censiti da MarketScreener, 34 raccomandano di comprare azioni Apple solo due consigliano di vendere. La media dei target price è 191 dollari.

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