Le quotazioni del Brent si trovano a contatto con un interessante livello tecnico. Area 58 direi che risulta fondamentale per le sorti a medio termine della commodity
Quest'area di prezzo ha un significato evidente alla luce dei minimi toccati in occasione del sell off generalizzato sui mercati nello scorso autunno
I prezzi sono inseriti in un chiaro canale rialzista originatosi dai minimi di 27,10 toccati sul finire del 2016. Da allora si sono formati (grafico mensile) massimi e minimi crescenti fino allo scorso ottobre allorchè i prezzi hanno forzato la regolarità dello schema segnando minimi decisamente più profondi a 49,93. 
Ora i prezzi testano il massimo relativo (punto 2) in area 57 la tenuta del quale assume rilievo per le considerazioni evidenziate nel grafico e che provo ad esplicitare.
Viene da dire: “dei due uno”...cioè, o siamo in presenza di un ritracciamento dei prezzi rispetto al trend rialzista in essere oppure, avendo i prezzi segnato un nuovo minimo (punto B) ad un livello più basso rispetto al punto 2, siamo in presenza di un cambio di tendenza per cui il punto B è solo l'inizio di una nuova fase ribassista che vedrebbe, ipoteticamente, i prezzi segnare i punti C,D,E,F.
Ovviamente, e democristianamente, ma solo allo scopo di essere esaustivi, non si può escludere una fase di “confusione” dei prezzi. Una fase cioè dove i movimenti sono drasticamente condizionati dalle continue prove di forza che sono in essere tra i produttori di greggio, sia nella veste del cartello dell'OPEC che della Russia fino agli outsider americani con la agile produzione da scisto che ha portato in breve termine gli USA ad essere autosufficienti e primi pre produzione a livello mondiale.
La continua (ri)determinazione di nuovi livelli di produzione e commercializzazione di barili di petrolio sia in occasioni ufficiali che di eventi imprevisti su scala globale finiscono per condizionare i livelli spot dei prezzi rendendo non facile navigare sui grafici in uno scenario di medio/lungo termine.
Comunque ci si prova.
Scendendo sul time frame weekly meglio si nota la rilevanza dei 57$ visto che non solo rappresenta l'opposizione di un livello statico ma anche di uno dinamico rappresentato poco più sotto dalla trend line ascendente che unisce i precedenti due minimi crescenti. Inoltre a quei livelli passa attualmente la sma200.
Queste considerazioni, da un punto di vista tecnico, lasciano immaginare che l'opposizione alla discesa dei prezzi, al netto delle suddette influenze politiche che possono spazzare in un soffio tutte le considerazioni fatte, sarà forte e che dunque una operatitività attenta a cogliere la ripresa dell'attuale trend rialzista in corso sia la più razionale da considerare.
Già oggi si potrebbe già tentare di acquistare la rottura al rialzo dei due hammer formatisi sul supporto che darebbero un rapporto di risk/reward non entusiasmante nel caso i prezzi dovessero infrangersi sulla trend line discendente dai massimi di ottobre.
Questa scelta ha comunque il pregio di vederci già a bordo nel caso i prezzi sfondassero questa opposizione per cui si potrebbe optare per uno stop sotto il minimo degli hammer e profit alla trend line ed, al contatto con essa, o portre lo stop in pareggio ed incrociare le dita sperando nella rottura della trend line, oppure liquidare una parte della size scelta e mettere ugualmente in pareggio lo stop.
Da notare che gli hammer sul weekly si presentano meglio visibili sotto forma di doppio minimo sul time frame daily dove la rottura di 64,10 (parte superiore del doppio minimo e massimo dell'hammer sul weekly) darebbe il la alla operazione long su esposta. 
L'alternativa, scelta più prudente, sarebbe quella di attendere o il test eventuale della sma200/trend line ascendente oppure la rottura della trend line discendente acquistando direttamente la rottura o l'eventuale pull back su di essa.