In un mese il titolo è salito del 50%. C’è attesa per i risultati del secondo trimestre che saranno comunicati fra 15 giorni, ma soprattutto si aspettano novità sulle alleanze con McDonald’s e Yum!Brands che finora hanno portato ben pochi risultati
La “finta carne”, un mercato da 79 miliardi di dollari.
BYNDla società californiana che produce bistecche, salsicce e hamburger che hanno l’odore e il sapore della carne, ma sono a base di soia, ceci, piselli e altri legumi
Secondo uno studio di Vantage Market Researchdi un trend secolare a cui è logico che gli investitori prestino attenzione.
Un’alimentazione più sana e compatibile con l’ambiente.
nel maggio 2019 dopo un collocamento a 25 dollari, Beyond Meat schizzò in pochi mesi a un massimo di 207 dollarila diffusione del Coronavirus accese un maggiore interesse
La redditività soffre: nel 2021 maxi-perdita da 182 milioni di dollari.
. I problemi di produzione e distribuzione sono emersi nel 2021, con i ricavi saliti solo del 14% a 465 milioni di dollari e il bilancio chiuso con una perdita di 182 milioni (dai -52 milioni dell’anno prima).
L’ultimo rialzo, un antipasto una merendina andata a male?
accordi con le grandi catene di ristorazione, in particolare McDonald’s e Yum! Brands.Secondo indiscrezioni di Bloomberg, i test finora fatti non soddisfano le attese del management di Yum!Brands.
Nel frattempo, meglio stare alla finestra e non prendere rischi.
La “finta carne”, un mercato da 79 miliardi di dollari.
BYNDla società californiana che produce bistecche, salsicce e hamburger che hanno l’odore e il sapore della carne, ma sono a base di soia, ceci, piselli e altri legumi
Secondo uno studio di Vantage Market Researchdi un trend secolare a cui è logico che gli investitori prestino attenzione.
Un’alimentazione più sana e compatibile con l’ambiente.
nel maggio 2019 dopo un collocamento a 25 dollari, Beyond Meat schizzò in pochi mesi a un massimo di 207 dollarila diffusione del Coronavirus accese un maggiore interesse
La redditività soffre: nel 2021 maxi-perdita da 182 milioni di dollari.
. I problemi di produzione e distribuzione sono emersi nel 2021, con i ricavi saliti solo del 14% a 465 milioni di dollari e il bilancio chiuso con una perdita di 182 milioni (dai -52 milioni dell’anno prima).
L’ultimo rialzo, un antipasto una merendina andata a male?
accordi con le grandi catene di ristorazione, in particolare McDonald’s e Yum! Brands.Secondo indiscrezioni di Bloomberg, i test finora fatti non soddisfano le attese del management di Yum!Brands.
Nel frattempo, meglio stare alla finestra e non prendere rischi.