Risulta poco convincente anche la reazione del Bund che torna in area 138 (dopo aver toccato a fine agosto un minimo a 135,50 circa): per il momento la tendenza di fondo si conferma ribassista nel medio termine.
Per intravedere segnali di miglioramento i prezzi dovranno infatti rompere al rialzo, in area 138,50, la trend line che scende dai top di maggio e poco sopra, a 139 circa, le medie mobile a 100 e 200 giorni (appena "incrociatesi" al ribasso, ovvero con la 100 giorni che ha tagliato dall'alto verso il basso quella a 200 fornenedo un segnale di vendita di medio periodo), per tentare poi l’attacco alla resistenza definita dai massimi di agosto, a 139,50 circa, quota pari al 50% di ritracciamento calcolato dai massimi di maggio.
Oltre questa soglia si creerebbero le condizioni per un allungo verso il livello di Fibonacci successivo, il 61,8%, in corrispondenza dei picchi di luglio a 140,65 circa.
Questo importante riferimento tecnico rappresenta infatti un ostacolo determinante per la definizione del quadro di medio lungo periodo. Fino a quel momento infatti il rimbalzo, per quanto non trascurabile come ampiezza, sarebbe da considerarsi un fenomeno correttivo rispetto alla precedente discesa.
Flessioni sotto i minimi del 23 agosto a 135,48 confermerebbero invece il proseguimento della tendenza ribassista ed il segnale di vendita inviato con l'incrocio delle due medie a 100 e 200 giorni favorendo cali che potrebbero estendersi almeno fino ai minimi di giugno 2012, a 134,43 circa. Target successivo a 131,50.