Borsa Usa ad un bivio o semplice pausa di consolidamento?
I principali indici di borsa statunitensi sono al momento sulla parita', con il Dow in rialzo dello 0,01%, lo S&P500 in calo dello 0,01% ed il Nasdaq positivo per lo 0,03%. La differenza di passo con le maggiori borse europee e' evidente, il Dax sale infatti dello 0,31%, dello 0,35% il Ftse 100, dello 0,33% il Cac, +0,8% invece il Ftse Mib.
Lo S&P500 del resto sta attraversando un momento di indecisione ormai da alcune sedute, con i prezzi compresi dal 26 dicembre all’interno di uno stretto intervallo di oscillazione delimitato tra 1823 e 1850. La pausa laterale è scaturita dalla mancata rottura della resistenza a 1850, lato alto del canale che sale dai bottom del 2011, ma anche dalla presenza della condizione di "ipercomprato" sugli indicatori tecnici di uso più comune, una circostanza che di norma corrisponde all'esaurimento del carburante dell'impeto rialzista. La flessione potrebbe comunque proseguire, sotto 1823, in direzione di area 1810 senza mettere in discussione l’uptrend in atto da fine agosto. L’arrivo su questo sostegno potrebbe infatti essere propedeutico alla realizzazione di un nuovo tentativo di rimbalzo che, oltre quota 1850, spianerebbe la strada all’uptrend fino a 1900 punti, lato alto di un altro canale rialzista, questo disegnato dai minimi di fine 2012. Sotto quota 1810, e con ulteriori conferme alla violazione di 1770, aumenterebbe invece il rischio di approfondimenti verso 1745 circa, punto di passaggio della media mobile a 100 giorni e area strategica in ottica temporale più estesa. Sotto questo riferimento verrebbe infatti minacciata la solidità del trend rialzista di fondo alimentando i timori che possa avviarsi una correzione estesa di tutta la salita vista nel corso dell’ultimo anno.
Analogo rallentamento anche per il piu' aggressivo che Nasdaq preme contro la resistenza a 4180 punti senza riuscire per il momento a superarla. Dopo essere sceso a ricoprire lo spazio lasciato aperto a 4112, l’indice tecnologico ha lanciato un nuovo attacco ai massimi di fine anno, in area 4180, venendone tuttavia respinto per la seconda volta, disegnato in quell'area un potenziale "doppio massimo". La permanenza al di sopra di area 4100 permette comunque di credere che la fase rialzista precedente non sia ancora terminata e possa estendersi fino a 4290, massimi di luglio 2000 ed ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci relativi al ribasso dal top del 2000. Solo la violazione di 4103, minimo del 6 gennaio, completerebbe il "doppio massimo" e farebbe scattare un primo campanello di allarme, preludio al test del supporto critico in area 3980. Segnali realmente negativi giungerebbero solo sotto questo livello, per il test a 3850/60 dei minimi di novembre. Da non dimenticare poi la presenza di un gap rialzista proprio all'origine della leg rialzista partita ad ottobre, gap con base a 3702 punti che con la sua presenza rende fragile tutta la successiva struttura crescente. Il fatto che la forza relativa Nasdaq / S&P500 sia orizzontale conferma la perdita di forza dell'uptrend della borsa nel suo complesso anche se non implica necessariamente una inversione in senso ribassista. Insomma, nella migliore delle ipotesi potremmo essere di fronte ad una pausa ma il rischio di approfondimenti consistenti esiste, meglio quindi non sottovalutare la violazione delle aree di supporto indicate per attivare in caso le dovute coperture.