Market Brief
Il dollaro (USD) ha recuperato le perdite precedenti contro gran parte delle valute G10; quelle legate alle materie prime rimbalzano perché gli investitori vanno alla ricerca di asset più rischiosi. Stamattina il Nikkei giapponese fa registrare i guadagni maggiori in Asia, Tokyo segna un +7,1% mentre il più ampio indice Topix guadagna il 6,40%, cancellando gran parte delle perdite della scorsa settimana in un’unica seduta di contrattazioni. Anche le azioni della Cina continentale sono positive, il Composite di Shanghai guadagna l’1,32% e quello di Shenzhen è balzato del 2,08% perché gli investitori scommettono su nuovi stimoli dai banchieri centrali asiatici. Anche l’Hang Seng di Hong Kong cresce del 3,72%, il Kospi sudcoreano ha raggiunto il picco settimanale, in rialzo del 2,96% a 1.934,20 punti, dopo che il tasso di disoccupazione di agosto è risultato molto inferiore alle attese, al 3,6% rispetto al 3,8% delle previsioni medie. Non fanno eccezione i titoli australiani, l’S&P/ASX guadagna il 2,70% a Sydney mentre l’AUD è risalito sopra quota 0,70 contro il biglietto verde, anche se l’indice Westpac sulla fiducia dei consumatori a settembre è sceso del 5,6% dopo l’incremento registrato a luglio. L’AUD/USD è in rialzo per il terzo giorno consecutivo, a +2,20%, pari a quota 0,7050 USD, sull’onda dell’impennata dei futures sul minerale di ferro (per gennaio 2016) che fanno registrare un rialzo del 6% nello stesso arco temporale. Al rialzo, la prossima resistenza chiave giace a 0,7206 (massimo 28 agosto) mentre al ribasso, il minimo del 4 settembre, pari a 0,6908, fungerà da supporto. Il kiwi è l’altro grosso vincitore della mattinata, la valuta si è apprezzata contro tutte le controparti del G10. Il dollaro neozelandese guadagna l’1,11% contro lo JPY, lo 0,98% contro l’EUR, lo 0,97% contro la DKK, lo 0,82% contro il franco svizzero, lo 0,74% contro la GBP e lo 0,60% contro il biglietto verde. Per quanto riguarda la borsa, i titoli neozelandesi hanno chiuso in rialzo dell’1,09%, a 5.671,42 punti. Alla riunione di questa sera, la banca centrala neozelandese (RBNZ) dovrebbe tagliare il suo tasso di riferimento di 25 punti base e portarlo al 2,75%. In Europa, i futures sui listini azionari seguono l’andamento dell’Asia e guadagnano mediamente il 2%. L’Euro Stoxx 50 è in rialzo del 2,22%, il DAX del 2,03%, il CAC 40 del 2,11% e l’SMI dell’1,88%. L’EUR/USD non è riuscito a consolidare i guadagni precedenti ed è sceso di nuovo sotto la soglia a 1,12. Al ribasso, il minimo del 3 settembre a 1,1087 fungerà da supporto di seconda classe, mentre un supporto più forte giace a 1,0809 (minimo del 20 luglio). Al rialzo, l’euro ha maggiore spazio di manovra perché la resistenza più forte staziona a 1,1514 (50% di Fibonacci sulla svalutazione in atto da dicembre 2014 a marzo 2015). Sarà una giornata impegnativa per il cable perché oggi nel Regno Unito sarà pubblicata tutta una serie di dati economici. La produzione industriale di luglio dovrebbe rimbalzare dal -0,4% m/m di giugno a un +0,1% m/m. La produzione manifatturiera dovrebbe rimanere stabile allo 0,2% m/m. La coppia GBP/USD è rimbalzata di nuovo a 1,5379 da 1,5165 (minimo della scorsa settimana) e ora sta riprendendo fiato appena sotto la resistenza a quota 1,5415 (38,2% di Fibonacci sulla svalutazione di agosto e settembre). Rimaniamo rialzisti sul cable, perché abbiamo osservato una correzione esagerata della GBP contro l’USD. Prevediamo che, nelle prossime settimane, il cable tornerà a salire a 1,56-1,58. Oltre ai dati in uscita nel Regno Unito, gli operatori monitoreranno le richieste di mutui MBA e l’indice JOLTS sulle posizioni aperte negli USA; i nuovi cantieri residenziali e i permessi di costruzione in Canada; la decisione sul tasso d’interesse della RBNZ in Nuova Zelanda.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd