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Cacao: una materia prima perfettamente correlata agli alti e bassi di Omicron

Pubblicato 07.12.2021, 13:59
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I trader long sul greggio possono vantarsi di quanto incredibilmente i prezzi siano schizzati dai recenti minimi dopo la riduzione dei timori per Omicron questa settimana.

Ma c’è una materia prima che può vantarsi ancora di più per essere perfettamente sincronizzata con gli alti e bassi associati ai timori per la nuova variante del COVID.

È il cacao, la materia prima di dolci e bevande, che ha un tasso di correlazione del 100% con le notizie su Omicron.

Cocoa Daily

Grafici gentilmente forniti da skcharting.com

Il movimento del cacao quasi in tandem con le notizie su Omicron viene rispecchiato da quando è crollato la prima volta sulla scoperta della variante in Sud Africa il 24 novembre, al rally delle ultime quattro sedute, dopo che i funzionari sanitari hanno dichiarato che i rischi del virus potrebbero non essere tanto gravi quanto si pensava.

E il cacao ha dei buoni motivi per seguire così da vicino la nuova variante del COVID.

La materia prima è il principale ingrediente di cioccolata, gelato, prodotti da forno e cacao in polvere. Si tratta di prodotti di lusso e delle feste che solitamente vedono una domanda alta nei periodi economici buoni e una debole quando le cose non vanno tanto bene.

Il cacao è crollato di quasi il 20% nel marzo 2020, durante la prima ondata globale di COVID-19. Ma è riuscito ad ottenere un rialzo del 2,5% entro la fine dello scorso anno sulla scia della ripresa economica mondiale dalla pandemia.

Segue a ruota Omicron

Allo stesso modo, il fatto che stia seguendo a ruota Omicron è importantissimo.

Dai 2.456 dollari alla tonnellata del 24 novembre è passato a 2.314 dollari entro il 30 novembre, dopo quattro giorni di vendite intense. Si tratta di un calo di 142 dollari.

Dall’attestazione del 30 novembre di 2.314 dollari il 1° dicembre, ha raggiunto quota 2.464 dollari al momento della scrittura.

In sintesi, il mercato ha guadagnato 150 dollari contro la perdita iniziale di 142 dollari. In perfetta correlazione con le notizie sulla variante, con una lieve inclinazione al rialzo.

In ogni caso, le oscillazioni dei prezzi del cacao nella scorsa settimana sono state fonte di grande stress per i trader della materia prima.

“Le selvagge oscillazioni del prezzo del cacao continuano, con i trader dello slancio che ne avvertono il colpo”, scrive in un tweet di ieri Ole Hansen, a capo delle strategie per le materie prime della danese Saxo Bank.

“Il tonfo del 9% dovuto ad Omicron nella settimana terminata il 30 novembre ha innescato la seconda maggiore settimana di vendite (-26,9 mila lotti) in dieci anni”, aggiunge Hansen.

“Da allora, il prezzo si è ripreso, con lo short-covering”.

Jack Scoville, a capo delle analisi sulle materie prime agricole del Price Futures Group di Chicago, concorda con questa idea.

New York e Londra hanno chiuso al rialzo venerdì ma in calo sulla settimana. Il ribasso ha mostrato segni di esaurimento alla fine della scorsa settimana.

“Il ritorno del coronavirus in Europa, nonché la nuova variante scoperta in Africa, sono stati i motivi principali per vendere ma sono perlopiù parte del prezzo ora”, spiega Scoville.

“Gran parte delle vendite è arrivata sull’idea di una domanda più debole causata dalle notizie” sul COVID in generale e su Omicron in particolare, dice.

Fondamentalmente però, i raccolti di cacao nelle maggiori aree di coltivazione (Costa d’Avorio e Ghana in Africa) stavano andando bene, con un clima soleggiato e delle piogge, afferma Scoville.

A meno che non ci sia supporto dalle condizioni tecniche, queste condizioni di crescita ideali solitamente peserebbero sui prezzi del cacao se la domanda dovesse indebolirsi, aggiunge.

Quindi cosa dicono i segnali tecnici del cacao?

Cocoa Weekly

Il cacao sembra destinato ad un pattern di prezzo laterale, muovendosi tra la banda di Bollinger® media di 2.543 dollari e la banda di Bollinger inferiore di 2.331 dollari, che è stato anche il recente minimo di oscillazione, afferma Sunil Kumar Dixit, a capo dei grafici tecnici per skcharting.com. Ed ha aggiunto:

“Un’eventuale prossima mossa importante dipenderà dall’infrazione di uno dei due livelli chiave di trend”.

Cocoa Monthly

Retrospettivamente, il cacao ha visto una forte ripresa dal minimo del luglio 2021 di 2.229 dollari al massimo dell’ottobre 2021 di 2.770 dollari, ma non è riuscito a mantenere poi la traiettoria al rialzo, soccombendo alle pressioni ribassiste che hanno testato i 2.331 dollari a novembre, nota Dixit.

Al momento, i prezzi si trovano sopra la media mobile semplice su 200 settimane di 2.425 dollari ma sotto la SMA su 1000 settimane di 2.480 dollari, la media mobile esponenziale di 2.493 dollari e la banda di Bollinger media di 2.543 dollari, aggiunge.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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