Recentemente il gruppo editoriale ha diffuso i dati sulle vendite durante i mesi estivi. In particolare la rivista al femminile “F” e “Settimanale Nuovo” confermano il loro trend positivo di vendite in luglio ed agosto.
Le prime 33 edizioni di “Settimanale Nuovo” hanno fatto registrare vendite per circa 313 mila copie, mentre delle prime 13 edizioni di “F” sono state vedute 238 mila copie. Gli introiti da pubblicità nel mese di agosto sono scesi del 5.4% rispetto all’anno precedente, il dato è di gran lunga migliore della media del settore dove le contrazioni sono a doppia cifra in Italia per il primo semestre 2012.
La raccolta da pubblicità per l’area TV nei primi otto mesi dell’anno ha segnato un +10,8% anno su anno, toccando 114.9 milioni di euro complessivi per le reti di LA7 e LA7d. Il dato tuttavia gode di forte stagionalità, perciò non è ipotizzabile un trend duraturo per i mesi a venire.
Il presidente Urbano Cairo non ha rilasciato particolari dettagli riguardo al cambio nel controllo dell’emittente in recente ascesa, si è limitato a sottolineare di come vi siano spazi per migliorare l’efficienza nell’attività. Il titolo ultimamente è stato sottoperformante rispetto ai concorrenti del settore attivi sul mercato italiano.
I multipli restano interessanti con PE (price on earnings) 8.6 e EVEBITDA 3.6; inoltre l’azione è appetibile per il suo dividend yield (rendimento da dividendi) di circa 11% con buone possibilità di un anticipo entro la fine dell’anno, anche nel 2011 il consiglio di amministrazione aveva stanziato e pagato in dicembre una parte del dividendo agli azionisti.
Il mercato sembra aver avuto una reazione eccessiva all’annuncio del cambio di controllo di LA7, l’andamento del titolo Cairo è strettamente legato alla prosecuzione del contratto con Telecom Italia Media oltre il 2014. L’evento è correlato al prezzo del titolo, l’asset in questione sarebbe piuttosto utile a diversi attori già presenti sul mercato italiano e non.
In caso di successo il titolo avrà un grosso boost verso l’alto, mentre in caso opposto certamente ci sarà una perdita di valore.
I tempi non sono ancora maturi per fare valutazioni sulla risoluzione o meno del contratto con Telecom Italia Media, in attesa di chiarimenti a riguardo manteniamo il nostro target a 3.2 e consigliamo ADD.