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- Ricordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge. Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
- S&P 500 non ha rotto la zona di supporto posta a 3.905-3.910, nemmeno durante la sessione notturna. Il dato più significativo è che il dollaro USA non è riuscito a salire tanto nonostante il forte rialzo dei rendimenti, e le materie prime confermano il sentiment risk on per oggi. I vendi-orsi hanno fatto un mezzo passo falso durante la mattinata europea e la performance relativa ai titoli di valore e ai titoli tecnologici evidenzia che oggi è il momento di cercare i rialzi nei ciclici. Tengo sempre sotto controllo il petrolio, osservo la crescita intraday di oggi (l’argento e il rame continuano a sovraperformare l'oro, e in generale i minerai vanno molto bene) in relazione al dollaro.
- Rifletto e invito voi a riflettere allo stesso modo, come mai l'inversione intraday del dollaro americano accade oggi prima della pubblicazione del PPI, e non dopo la pubblicazione del PPI domani? Scrivevo ieri: Il catalizzatore chiave da cercare in termini di carburante per il rialzo è l'IPP di venerdì 9, che probabilmente mostrerà un rallentamento dell'inflazione, e poi l'IPC di martedì 13, che probabilmente si attesterà al 7,5 o al 7,6% su base annua, il che alimenterebbe ancora una volta (in entrambi i casi) la prospettiva "la Fed ora andrebbe davvero piano con l'inasprimento, o per meglio dire abbiamo raggiunto il pivot" che i mercati sono fin troppo disposti a seguire. Volenterosi in questa fase (e mi fa comodo) ma fuorviati, perché la Fed non sta affatto diventando meno restrittiva, si veda l'aumento dei tassi e la riduzione del bilancio combinati, effetti che devono ancora manifestarsi.
- Non c'è indicatore migliore per il ribasso all’inizio del 2023 della distruzione della domanda in arrivo del prezzo del petrolio: un segnale di cautela. Facendo riferimento al titolo, è l'interazione tra i rendimenti del dollaro americano e le materie prime che porterà a una bella giornata dei beni reali seguita da guadagni sul mercato azionario. A mercati aperti: Il mercato dell’S&P500 è cambiato quando ha letto il supporto già citato di 3.910. Vedo sempre i metalli nobili con un trend rialzista. Il rialzo del dollaro americano invece è eccessivo. I prossimi livelli da tenere in considerazione nel rialzo sono prima 3.965 e a seguire 3.980.
- Accade ogni volta e ogni volta il mercato riesci a sorprendere, e ci riesce sempre. Oggi il dato di una inflazione più bassa alimenterà la speculazione di una minore stretta della Fed. Certo è che la recensione sarà inevitabile, e questo è già scritto da un po’, ma punto su Babbo Natale per ritardarne l'arrivo e l'effetto.
- Guardando la chiusura dell'S&P di ieri vedo che la salita continua e non finirà qui adesso mi serve un po' d'aiuto dai mercati europei per avere ulteriori conferme, se guardo il grafico su base oraria vedo che siamo già in salita. Questa mia tesi è supportata dalle obbligazioni, dall'argento, dal rame e dal fatto che il dollaro sia molto calmo, quasi fermo. L'unico che manca a questo quadro è il petrolio che continua a perdere quota.
- Questa analisi che leggi su investing adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su: Mercato azionario americano; Oro e argento; Petrolio; Rame; Bitcoin per i miei abbonati.
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