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Canopy Growth: 4° trim. deludente potrebbe eclissare vero potenziale di profitto

Pubblicato 25.06.2019, 15:40
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Se gli investitori speravano che Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED) invertisse il trend ribassista visto di recente nel settore della cannabis, alla fine della scorsa settimana sono rimasti delusi. Ma forse potrebbero ridimensionare la propria frustrazione.

Il titolo della principale compagnia di marijuana al mondo è crollato di oltre l’8% venerdì scorso, quando ha pubblicato l’ultimo report sugli utili dopo la campanella di chiusura, giovedì 20 giugno. I dati finanziari per il trimestre terminato il 31 marzo mostrano perdite in aumento superiori di oltre quattro volte alle aspettative degli analisti.

Canopy Growth price chart

Sebbene la reazione del mercato sia stata chiara, nonché un segnale del fatto che gli investitori sono inclini a cercare una strada verso la redditività, la compagnia ha lanciato un messaggio forte: si sta focalizzando sul posizionamento strategico in vari segmenti del settore della cannabis e sulle prospettive a lungo termine per queste opportunità. Gli investitori che ragionano a lungo termine dovrebbero essere consolati da questa prospettiva, in quanto le previsioni di profitto, considerate da questo punto di vista, sono decisamente più ottimiste, sebbene ancora lontane.

Il titolo di Canopy è sceso a 40,20 dollari USA sulla borsa di New York ed a 53,28 dollari canadesi sulla borsa di Toronto venerdì scorso. Visto nel contesto, il calo è rimasto limitato, in quanto fino a questa mattina Canopy segnava comunque un’impennata del 23,65% negli Stati Uniti e del 22,68% sulla borsa di Toronto rispetto ad un anno fa. E il titolo è anche salito lievemente ieri.

Se non altro, i risultati di Canopy hanno messo in chiaro una cosa: la cannabis è davvero un settore nuovo e differente. La compagnia canadese la scorsa settimana ha riportato entrate nette di 94,1 milioni di dollari canadesi (71,41 milioni di dollari USA), con un balzo di ben il 312% dai 22,8 milioni di dollari canadesi (17,3 milioni di USD) del trimestre corrispondente dello scorso anno. Il dato sulle entrate è stato persino maggiore di quello previsto dagli analisti.

Prima la brutta notizia

Ma le notizie deludenti sono arrivate con la perdita netta attribuita agli azionisti, passata a 335,6 milioni di dollari canadesi (254,7 milioni di USD) e tradottasi in una perdita di 98 centesimi ad azione sul trimestre, rispetto a quella di 31 centesimi del trimestre precedente.

Le spese operative sul trimestre ammontano a 242,9 milioni di dollari canadesi (184,3 milioni di USD), con un’impennata del 332% dallo stesso periodo del 2018. Sull’anno, le spese operative hanno totalizzato 666 milioni di dollari canadesi (505,4 milioni di USD), con un rimbalzo del 347% rispetto all’anno prima.

Poi la buona notizia

Con tali balzi percentuali delle spese, è forse comprensibile il fatto che il mercato abbia apparentemente fatto passare in secondo piano la buona notizia nascosta in due indicatori. Innanzitutto, le entrate nette hanno visto un’impennata del 313% sul trimestre e del 191% sull’anno. Nel dettaglio, le entrate da cannabis a scopo ricreativo sono state pari a 68,9 milioni di dollari canadesi (52,3 milioni di USD) sul trimestre ed a 140,5 milioni di dollari canadesi (106,6 milioni di USD) sull’anno. Ma questa buona notizia non è stata del tutto unilaterale. Le vendite di cannabis a scopo terapeutico sono crollate del 39%: le vendite sul trimestre sono risultate pari a 11,6 milioni di dollari canadesi (8,8 milioni di USD), giù dai 19,5 milioni di dollari canadesi (14,8 milioni di USD) dello stesso periodo del 2018.

La seconda buona notizia è arrivata dalle riserve di liquidità della compagnia. Canopy ha elencato la sua liquidità, gli equivalenti ed i titoli negoziabili a 4,515 miliardi di dollari (3,43 miliardi di dollari USA), con un’impennata del 1.298%. Questo massiccio gruzzolo sta alimentando l’ottimismo per la crescita in previsione del lancio sul mercato dei redditizi prodotti alimentari alla fine dell’anno.

Aumento dello slancio

Considerando questi dati insieme agli altri sviluppi positivi in corso (la partnership di Canopy con Constellation Brands (NYSE:STZ), produttore della birra Corona, che significa che il coltivatore di cannabis si prepara ad entrare sul mercato delle bibite; il recente acquisto della compagnia britannica di prodotti per la cura della pelle This Works, un partner chiave per il mondo del benessere internazionale, ed infine la conferma, la scorsa settimana, del fatto che gli azionisti hanno approvato la proposta di acquisizione da 3,4 miliardi di dollari USA della compagnia di marijuana statunitense Acreage Holdings Inc., che le fornirà un accesso più immediato al mercato della marijuana del paese quando verrà legalizzata a livello federale) è difficile ignorare l’aumento dello slancio.

In effetti, continuano a piovere accordi per Canopy. Ieri la compagnia ha annunciato di aver ricevuto un nuovo permesso per un’importante struttura di coltivazione all’aperto nella parte settentrionale della provincia di Saskatchewan. Campi di 160 acri andranno ad unirsi alla capacità di coltivazione dell’azienda con costi minori rispetto alle strutture al coperto. Sempre ieri, la compagnia ha annunciato un aumento della capacità di coltivazione di canapa con circa altri 1.000 acri che saranno aggiunti ai 4.000 esistenti. Il piano è quello di aumentare la produzione dei cannabinoidi per le bevande, i prodotti alimentari e le sigarette elettroniche.

Agli investitori di Canopy possono non essere piaciuti i numeri della scorsa settimana, in quanto i dati fanno passare il messaggio che la redditività non è una semplice funzione della legalizzazione. Ma la legalizzazione non era l’obiettivo finale. C’è molto altro in serbo per questo settore, compresi prodotti alimentari e bibite ad infusione destinati ad arrivare sugli scaffali canadesi alla fine del 2019.

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