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Carney affossa la Sterlina, materie prime in pressing sull'inflazione

Pubblicato 20.04.2018, 10:00
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Con le implicazioni inflazionistiche che potrebbe scatenare l’aumento dei prezzi delle materie prime e una sostanziale calma sul fronte geo-politico (per ora) c'è stato un incremento dei rendimenti obbligazionari globali.

Il più importante, il rendimento dei Treasury statunitensi a 10 anni, ha improvvisamente spinto al di sopra del 2,90% e ai livelli che non si vedevano dal rialzo tassi FED di marzo.

La rapidità di questo aumento ha permesso un lieve allargamento dello spread 2 anni / 10 anni che è passato da 43 punti basi d’inizio settimana agli attuali 47. Questo ha aiutato il dollaro a trovare un po’ di spinta. Per ora non si può parlare certamente di movimenti definitivi, ma è un segnale di cui tener conto.

L’altro evento di ieri riguarda la Sterlina: il governatore della Banca Centrale Britannica, Mark Carney, in un'intervista alla BBC ha usato toni inaspettatamente accomodanti dichiarando che i mercati non dovrebbero mostrarsi troppo euforici nell’ipotizzare un rialzo dei tassi a maggio e che la Brexit potrebbe incidere sulle decisioni di politica monetaria.

La sterlina è stata duramente colpita, chiaramente, sorprendendo piccoli investitori e non.

Carney, la cui reputazione è ben nota, non si sarà sicuramente reso simpatico ai mercati che in precedenza avevano deciso di speculare al rialzo sulla Sterlina. C’è chi dice che sia stato un intervento inopportuno, volto chiaramente a indebolire la Sterlina (ma le Banche Centrali non dovevano star fuori da certe dinamiche?)

Wall Street ha chiuso la giornata di ieri al ribasso con l’SP 500 -0,6% a 2693 punti, con i futures di Wall Street in ulteriore calo e con listini europei che già in apertura stanno risentendo di questa debolezza.

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Al ribasso anche il Nikkei, che ha chiuso col -0.1%.

Nelle materie prime, la recente forza del dollaro sta riducendo leggermente il prezzo dell'XAU/USD e del WTI/USD .

Sul calendario economico il focus principale sarà sull'inflazione canadese delle 14:30, per marzo si prevede un aumento dello 0,4% mensile, mentre il dato annuale dovrebbe crescere a + 2,4% (da + 2,2%). La fiducia dei consumatori dell’Eurozona verrà rilasciata alle ore 16 e dovrebbe portarsi in territorio negativo a -0,2 (+0,1 la lettura precedente) dopo cinque mesi costantemente in territorio positivo. Per quanto riguarda le banche centrali, al mattino parlerà Michael Saunders della Banca d'Inghilterra (solitamente falco) e più precisamente alle 11:30, mentre il presidente della Bundesbank (il candidato principale per sostituire Draghi nell’ottobre 2019) Jens Weidmann parlerà alle 13:30. Infine alle 17:15 parlerà il membro elettore del FOMC John Williams (moderatamente falco).

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