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Certificato su blue chip italiane con rendimento del 15,08% annuo

Pubblicato 28.11.2023, 07:28

Il certificato di Vontobel con ISIN DE000VM5U3M5 su Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Unicredit (BIT:CRDI), Stellantis (BIT:STLAM) ed STM (EPA:STMPA) prevede l’erogazione di una cedola trimestrale del 3,77% per un flusso cedolare annuo del 15,08%, a condizione che nessuno dei quattro sottostanti perda più del 40% dai valori iniziali, condizione valida anche per il rimborso del nominale alla scadenza.

Emesso sul finire della scorsa settimana, il certificato è acquistabile sotto la pari a 99,50€ nonostante il worst of del basket, ovvero STM, quoti solamente lo 0,39% al di sotto del prezzo di strike, con Unicredit a -0,26%, mentre Stellantis e Intesa sono rispettivamente a +0,37% e +1,72%.

Il certificato presenta, come la maggior parte dei cash collect attualmente quotati, l’effetto memoria sulle cedole, come fattore di ulteriore protezione. Tale effetto si attiva se ad una delle date di osservazione trimestrali uno o più sottostanti scendono al di sotto del livello barriera, ovvero in questo caso perdono più del 40% dai prezzi attuali. La cedola non verrebbe erogata, essendo per l’appunto al di sotto del livello barriera, ma non sarebbe persa, bensì accantonata “in memoria” e pagata successivamente alla prima osservazione utile nella quale tutti i sottostanti abbiano recuperato almeno il livello barriera.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Dopo i massimi toccati a fine luglio, abbiamo assistito ad una correzione generalizzata da parte dei vari listini azionari che si è protratta fino a fine ottobre. In seguito alla riunione FED di inizio novembre, dove per la prima volta Jerome Powell ha usato toni più accomodanti relativamente alla politica monetaria della Banca Centrale americana, vi è stata una decisa inversione di tendenza. Lo storno era stato sostenuto, con ribassi anche superiori al 10% nel caso degli indici americani, ma altrettanto sostenuto è stato il rimbalzo che ne è seguito.

Se guardiamo al FTSE MIB, in particolare, ci siamo riportati a ridosso dei 30.000 punti, molto vicini ai massimi di fine luglio e il superamento della fatidica soglia potrebbe rappresentare un nuovo impulso rialzista per il mercato, in un contesto di positività generalizzata.

Il basket è composto da quattro delle principali aziende del nostro listino. Analizziamo di seguito i valori di strike e barriera per ognuno dei sottostanti.

INTESA SANPAOLO
Lo strike a 2.5555€ è posto qualche decimo di punto più in basso rispetto ai valori di chiusura di ieri. Il titolo si trova nella parte superiore del range che lo ha racchiuso in questo 2023, mentre la barriera a 1.5330€ è ben al di sotto dei minimi di fine 2022, su valori visti solamente in piena pandemia negli ultimi 5 anni e presto lasciati alle spalle.

Intesa Sanpaolo; fonte Investing.com

UNICREDIT
Tra i quattro titoli è quello che è cresciuto di più nell’ultimo anno, grazie agli importanti successi del piano industriale, che l’ha resa una dei migliori istituti a livello europeo. In numeri della salita di Unicredit sono importanti, passata da 8 a 25€ in poco più di 18 mesi. Il livello di strike è a 24.925€ mentre la barriera a 14.955€, valore graficamente non così lontano, sui prezzi di inizio anno ma che grazie a bilanci attuali e al contesto di tassi alti che caratterizzerà anche il 2024 dovrebbe garantire adeguata tutela.

Unicredit; fonte Investing.com

STELLANTIS
Il settore automotive è uno di quelli che dovrebbe risentire maggiormente del rallentamento economico, ma i numeri danno ragione a Stellantis che a differenza di altri competitor come ad esempio Ford e Volkswagen (ETR:VOWG), ha visto comunque il corso azionario salire anche nella seconda parte del 2023. Lo strike del certificato a 18.665€ è vicino ai massimi di periodo mentre la barriera è posta a 11.193€, valore che ha rappresentato un validissimo supporto nel 2022.

Stellantist; fonte Investing.com

STM (Euronext (EPA:ENX))
La trimestrale, ma soprattutto l’outlook non esaltante, ha portato ad una correzione importante del titolo negli ultimi mesi, ma gli ottimi risultati dei competitor hanno evidenziato un settore in ottima salute e spinto il titolo a recuperare quasi il 20% in poche settimane. STM è ancora lontana dai massimi di periodo, oltre i 50€ e lo strike a 41.78€ è praticamente sui prezzi attuali.
La barriera invece si trova a 25.07€, lontanissima anche dei minimi 2022.

STM; fonte Investing.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
Tutti e quattro i sottostanti presentano livelli barriera e quindi di protezione molto profondi e questo è il fattore più importante in un certificato in quanto ci fa capire fino a dove il nostro capitale nominale e il flusso cedolare sono garantiti dall’emittente. Fino a che nessuno dei sottostanti scende sotto a tali livelli, infatti, il certificato paga una cedola trimestrale del 3,77% con un flusso cedolare annuo del 15,08%. Come già anticipato le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei quattro titoli si trovi al di sotto del -40% alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per il 22 maggio 2026, con una durata di due anni e mezzo, ma già da febbraio è prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare del 22 febbraio, qualora tutti e quattro i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 100€ e pagando la cedola trimestrale del 3,77%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, a 99,50€, in caso di richiamo anticipato alla prima scadenza si avrebbe comunque un rendimento di oltre il 4% in meno di tre mesi, dato da 3,77€ di cedola più 0,50€ di capital gain sul nominale. Quindi anche in caso di richiamo anticipato, uno scenario estremamente positivo.

SCENARI A SCADENZA
L’osservazione autocall per la scadenza anticipata sarà sul livello del 100% del prezzo di strike alla prima osservazione, mentre scenderà del 1% ad ogni osservazione successiva, fino ad un minimo del 92% del prezzo di strike alla nona osservazione (la decima e ultima non prevede autocall ovviamente ma solo l’osservazione sulla barriera di protezione).
Qualora non avvenisse l’autocall prima della naturale scadenza, a maggio 2026 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 100€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. Si avrà in questo caso quindi un rimborso superiore al prezzo di acquisto con un capital gain di 0,50€ sul valore nominale, cui aggiungere l’erogazione di 10 cedole trimestrali del 3,77% per un totale del 37,70% in due anni e mezzo. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei quattro titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio Stellantis dovesse scendere del 43% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 57€ su un nominale di 100€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
Personalmente credo il certificato appena analizzato, il DE000VM5U3M5 abbia diverse caratteristiche che lo rendono interessante. In particolare presenta simultaneamente:
- basket composto da quattro delle principali aziende del nostro listino, un mercato particolarmente tonico nel corso del 2023 e che potrebbe beneficiare di un’ulteriore spinta al rialzo in caso di superamento della soglia dei 30.000 punti;
- flusso cedolare trimestrale del 3,77% con un rendimento annuo del 15,08%, un ottimo rendimento nel contesto attuale di volatilità del mercato, cui si aggiunge la possibilità di acquisto sotto la pari;
- livelli di protezione su ribassi dei titoli fino al 40%, attualmente difficilmente ipotizzabili su questa tipologia di titoli.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell'emittente. Il basket è composto da quattro delle principali aziende del nostro paese, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico”

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Ultimi commenti

Buongiorno, le chiedo quando paga la cedola del 3,77%, se non sbaglio dovrebbe essere stato il 24 febbraio, ma io non ho ancora visto nulla, ne sa qualcosa? Grazie
Grazie, Lei l' ha sottoscritto ?
Probabilmente crede che uno dei titoli vada sotto la barriera oppure che tutti salgano molto per ritirarlo-
Vontobel guadagna uguale, sia che il certificato vada bene e sia che il certificato vada male. Il rendimento è il risultato della volatilità delle opzioni sui quattro sottostanti e del tempo mancante alla scadenza.
Qual'è il senso di offrire un rendimento così alto da parte di Vontobel ?, ovviamente incassa le cedole dei singoli titoli e poi¡
Peccato che l'autore dell'articolo non faccia cenno alcuno ai COSTI che sottostanno al Certificato. Ben € 534  ed altro importo alla scadenza in uscita che abbassano il rendimento annuale.
Come scritto sotto, guardare il kid in un certificato fa prendere diversi abbagli. Il certificato è quotato al nominale, oggi a 99€ e rimborsa al nominale di 100€, pagando le cedole. E' un titolo quotato, come un azione o un ETF, non ha alcun costo di uscita.
È implicito nella tipologia stessa dello strumento e facilmente comprensibile anche autonomamente per chiunque mastichi, anche poco, di finanza. Affidarsi, come in questo caso, ad un rischio non frazionato bensì moltiplicato per quattro (tanti sono i sottostanti) in un periodo di potenziale improvviso aumento della volatilità, espone ad un elevatissimo rischio.
È lo stesso rischio che si corre comprando le singole azioni , solo che qui c'è una protezione fino al 40% di perdita . Bot e BTP sono sempre disponibili per chi non vuole rischiare niente .
Fatto , speriamo che Unicredit e STM non deludano le aspettative .
quando scade?chi me lo sa dire?
C'è scritto diverse volte nell'articolo, maggio 2026
Come appassionarsi al canto delle sirene, mi chiedo come può venire in mente a persone sane di mente di sottoscrivere strumenti di questo genere in un periodo come questo? semplicemente incomprensibile.
Per me è incomprensibile chi esprime un' opinione senza motivarla .
i certificati sono estremamente rischiosi... una riduzione dei tassi prossimo anno e vedi i bancari quanto ci mettono a calare dopo il +28% di quest'anno...
Sicuramente da considerare come parte del proprio portafoglio.
Domanda: io a settembre ho comprato un certificato simile di Vontobel con sottostante Stellantis, Intesa e Unicredit. Ora rischia di scadere anticipatamente a fine dicembre perché i 3 sottostanti sono sopra al livello di strike, ma ho scoperto che in tal caso c'è un costo fisso da pagare di 300€ che praticamente va quasi ad azzerare le cedole ricevute! Che senso ha? Anche questo certificato prevede lo stesso inganno?
La ringrazio per il chiarimento, nel KID non è molto comprensibile, si parla di costi in caso di scadenza anticipata, dovrebbero essere più precisi.
 concordo. Purtroppo il Kid ha delle regole di stesura che sui certificati spesso crea confusione anziché chiarire le idee
Mi scusi Dott. Pavan.....ma non pago niente anche se lo vendo autonomamente prima della scadenza anticipata (commissioni bancarie a parte)? A questo punto sarei tentato di venderlo adesso per acquistare quello di cui ha parlato in questo articolo.
La cedola produce redditi diversi ?
Si esatto
praticamente non va a compensare minusvalenze
 si, compensa minus. Sono i redditi da capitale che non compensano le minus (come ad esempio i profitti su ETF o fondi).
Da quello che leggo mancaEffetto memoria, giusto?
Il certificato presenta, come la maggior parte dei cash collect attualmente quotati, l’effetto memoria sulle cedole, come fattore di ulteriore protezione.
No, è presente effetto memoria
E cosa hai letto? C'è scritto chiaramente che c'è l'effetto memoria!
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