Questa mattina il Regno Unito ha presentato una serie di aggiornamenti economici che, nel complesso, considerando il massacro sui mercati finanziari generato dalla pandemia di coronavirus, ha sorpreso al rialzo. Questo non vuol dire che i dati erano positivi, ma semplicemente migliori del previsto.
Nel 1° trim., il PIL della Gran Bretagna è crollato del 2%, mentre ci le aspettative erano di un -2,5%. Ciò che ha sorpreso al ribasso è stata la lettura su base annua: -5,8%, il dato peggiore mai registrato in questo periodo nel Regno Unito (il primo trimestre), il calo peggiore dalla crisi finanziaria.
Inoltre, stamane Bloomberg ha riportato:
Il British Retail Consortium ha mostrato un calo delle vendite del 19,1% ad aprile rispetto all’anno precedente, il calo maggiore mai registrato, a partire dal 1995.
Il recente ritorno del rischio sui mercati è stata una risposta alle decisioni di diversi paesi di riaprire le economie, ma gli esperti di tutto il mondo dicono che questo non sarà possibile prima che il COVID-19 sia gestito correttamente, un timore importante anche per il Regno Unito.
La Bank of England ha stimato che l’economia britannica si avvia a segnare il peggiore crollo degli ultimi 300 anni. Ovviamente, non possiamo saperlo, e una parte del modello della banca si basa su una contrazione del PIL pari al 3%, mentre quelli di stamane indicano un calo di soli 2 punti percentuali.
Ciò che sappiamo tuttavia è che il quadro dell’offerta e della domanda per la sterlina si riflette nel grafico del presso. E ciò che possiamo dire è che il cambio è orientato verso 1,2000. E se i venditori non incontreranno la domanda, continueranno con un selloff verso 1,1500.
La sterlina non è riuscita a toccare un nuovo massimo per ora a maggio, dopo il minimo di aprile non è riuscita a restare sopra il minimo di marzo. Questo indica un indebolimento della strutture del prezzo, confermato da un tasso di cambio in calo (ROC), mentre l’indice RSI, sempre un indicatore dello slancio ma calcolato in maniera diversa, ha mantenuto un supporto.
Dopo un massimo di aprile più basso, il prezzo è sceso sotto la linea di uptrend che collegava i minimi seguenti i massimi di marzo, completando un massimo H&S testa e spalle. Bisogna notare che il prezzo è ancora sopra il precedente minimo di aprile (linea rossa) che ci indica che a quel livello c’è ancora domanda.
Dopo aver considerato tutto, la media mobile su 50 giorni è scesa sotto la media mobile di 200 giorni per la prima volta da giugno, creando un crollo del 5% nel due mesi seguenti.
L’indice RSI, che non era così sensibile come il ROC, ha raggiunto il massimo, e la media mobile short dell’indicatore MACD è scesa sotto la media long, dimostrando che entrambi gli indici di prezzo e di slancio sono destinati a scendere.
Strategia di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare una penetrazione del 3% sotto il break della linea del collo, preferibilmente con una chiusura sotto 1,200, per poi aspettare la manovra di rientro per ritestare l’integrità del pattern.
I trader moderati dovrebbero accontentarsi di un filtro del 2%, per evitare una trappola per orsi, preferibilmente con una chiusura sotto il livello psicologicamente importante di 1,21, per poi attendere lo stesso rimbalzo dei conservatori, ma non come prova che l’offerta abbia superato la domanda. Solo per un’entrata che permette uno stop-loss più vicino alla resistenza.
I trader aggressivi dovrebbero andare short, a patto che capiscano che anche se la sterlina dovesse raggiungere il nostro target, potrebbe mandarli fuori dalla posizione. Pertanto, avranno stilato un piano prima di agire, e ci si atterranno, anche a costo di perdere la posizione. Una posizione non dovrebbe bruciare il tuo account, mentre può farlo lo sviluppo di cattive abitudini.
Esempio di trade
- Entrata: 1,2300
- Stop-Loss: 1,2500
- Rischio: 200 pip
- Target: 1,1700
- Ricompensa: 600 pip
- Rapporto rischio/ricompensa: 1:3