Il sentiment ha avuto un notevole scossone a seguito del cambiamento si strategia del presidente Trump sulle tariffe da imporre ai prodotti di importazione cinese. Una mossa che ovviamente ha riacceso le tensioni tra le due super potenze, ma c’è ancora la sensazione che il dialogo tra le parti possa in qualche modo risolvere il problema.
Va detto che negli ultimi della scorsa settimana i colloqui non sono riusciti a superare un punto morto e la questione potrebbe trascinarsi ancora per settimane se non addirittura per mesi. È probabile che i due leader, Trump e Xi, programmino un incontro al vertice del G20 ma stiamo parlando di un appuntamento in calendario a fine giugno. Fino ad allora il mercato potrebbe restare in una sorta di limbo decisionale, tra alti e bassi difficilmente prevedibili.
L’ottimismo che ha regolato le prime fasi del 2019 è stato messo in discussion e lo si evince dal fatto che gli asset rifugio hanno beneficiato dell’incertezza. I rendimenti obbligazionari sono diminuiti, mentre lo yen e il franco svizzero ultimamente sono state tra le migliori valute del forex. Il dollaro inizialmente aveva perso terreno ma nelle ultime sedute è riuscito a trovare un certo grado di supporto e osservando l’indice corrispondente potrebbe ripartire al rialzo.
La volatilità è ancora visibile nei mercati azionari nonostante il rimbalzo di venerdì e volendo essere onesti il futuro non sembra così roseo. Guardando al cross AUD/JPY, un indicatore della propensione al rischio tra i migliori in assoluto, sembra che il rischio abbia subito una bella battuta d’arresto.
Wall Street come detto ha registrato un vivace rimbalzo venerdì scorso, con l’S&P 500 + 0,4% a 2881 punti. Ma i futures, confermando quanto scritto sinora, perdono oltre l’1% con ripercussioni sia in Asia (Nikkei è -0,8% e Shanghai Composite -1,1%) e in Europa. Concludiamo l’analisi, detto sul calendario economico oggi non c’è nulla da segnalare, con le materie prime: l’oro non riesce a risollevarsi, ancor peggio l’argento, mentre prosegue il consolidamento del petrolio greggio.