Cir S.p.A. (BIT:CIR) è l’acronimo di “Compagnie Industriali Riunite”. E’ una Holding fondata nel 1976 a Torino ed è quotata sul FTSE Mib Mid Cap dal gennaio del 1992. La società in questione è controllata da COFIDE della famiglia De Benedetti con il 46%.
Nel 19 febbraio di quest’anno si fondono per dar vita al gruppo Cofide, il cui nome è stato sostituito con CIR e Rodolfo di Benedetti ne diviene l’amministratore delegato.
La Holding è attiva su vari settori: Editoria con la controllata GEDI Gruppo Editoriale che gestisce quotidiani come la Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, il settimanale l’Espresso e altri magazine; Sanità mediante KOS S.p.A. che si occupa della gestione di residenze sanitarie assistenziali (marchio Anni Azzurri) e centri di riabilitazione; Componentistica per auto con la controllata Sogefi S.p.A.
Fondamentali di Cir (pre-fusione)
Partendo dai ricavi, dal 2015 al 2018 si assiste ad una crescita importante del revenue della società passando da 2,5 miliardi di euro a 2,8 miliardi di euro nel 2018. Poi nel 2019 si assiste ad un crollo del fatturato del 25%.
Valori in milioni di €
Il risultato operativo della società nel periodo 2015-2019 assume una forma a campana, nel senso che dal 2015 al 2017 c’è una crescita importante (83%), poi il declino facendo segnare un -49%
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Nel medesimo periodo l’Ebitda ha seguito un andamento crescente, per poi diminuire nel 2019 con un valore pari a 290,34 milioni di euro contro i 304,66 milioni di euro nell’anno precedente.
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Molto preoccupante è la situazione concernente gli utili della Holding, in quanto sono molto altalenanti a causa di diverse poste di bilancio: Utili (perdite) nei confronti dei terzi; le imposte che nel 2017 sono addirittura maggiori rispetto al Reddito Ante Imposte. Molto probabilmente sono state pagate imposte degli anni precedenti; Utile/(Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione.
Secondo quanto descritto dalla relazione finanziaria del 2019 “La voce negativa per € 294,716 milioni si riferisce, per € 128,985 milioni (€ 32,058 milioni nel 2018) alla perdita realizzata nel corso dell’esercizio dal gruppo Gedi e per € 167,945 milioni alla svalutazione, a seguito della sottoscrizione dell’accordo tra CIR ed Exor per la cessione della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., effettuata al fine di adeguare il valore contabile al fair value secondo quanto previsto dal principio IFRS 5, incrementata di € 1,803 milioni relativa ai costi di vendita”.
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L’altro aspetto preoccupante è l’indebitamento della società. Presenta un rapporto Debt/Equity pari a 1,58 ed un rapporto PFN/EBITDA di 4,99. Ciò è frutto di due voci principali di bilancio: Altri debiti finanziari e Debiti finanziari per diritti d’uso.
Analisi grafica
Grafico settimanale di CIR S.p.A.
Il trend primario del titolo è al ribasso, lo si può vedere dalla trendline disegnata su grafico. Dal 2017 fino ad oggi il prezzo a lateralizzato in una fascia di prezzo tra € 0,45 ed € 0,55. Anche nel periodo 2014 – 2017 questi due prezzi hanno svolto un ruolo importante, rispettivamente come supporto e resistenza.
Attualmente il prezzo si trova al di sotto della resistenza a € 0,45 ed il prezzo l’ha già utilizzata come resistenza per ben 2 volte.
Si potrebbe pensare ad una continuazione del trend in quanto i risultati del primo trimestre del 2020 non saranno incoraggianti causa Covid-19. Molto probabilmente nemmeno KOS, anche se facente parte di un settore definito anti-ciclico, potrebbe metterci una pezza a causa degli scandali delle RSA che si stanno avendo nel Paese.
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