Market Brief
La stima flash del PMI manifatturiero cinese elaborata da Caixin ha sorpreso al ribasso i mercati, attestandosi a 47,1 punti, rispetto ai 48,2 previsti e ai 47,8 di luglio. A dispetto dell’allentamento monetario, il settore manifatturiero cinese è in contrazione da marzo e sembra che ancora non abbia raggiunto il fondo. Prepariamoci, dunque, a un nuovo intervento di supporto. Le azioni cinesi sono crollate, con il Composite di Shanghai in calo quasi del 3%, mentre l’indice dei titoli tecnologici Shenzhen ha ceduto il 3,56%. Tuttavia, le vendite non sono circoscritte alla Cina continentale: l’Hang Seng di Hong Kong ha ceduto il 2,20%, il Nikkei il 2,72%, il Topix il 3,13%, la borsa australiana l’1,40% e il Kospi sudcoreano è arretrato del 2,01%. Sui mercati valutari, il dollaro è sotto pressione perché gli operatori non credono più a un rialzo del tasso a settembre dalla Federal Reserve e aggiustano le loro posizioni in vista di un decollo posticipato dei tassi. Dall’inizio della settimana, il biglietto verde ha ceduto il 2,4% contro il franco svizzero, l’1,87% contro la corona danese (DKK), l’1,85% sull’euro e l’1,20% sullo yen. Solo il dollaro canadese e quello australiano stanno cedendo terreno contro l’USD, in calo rispettivamente dello 0,20% e dello 0,94%. In Europa, ieri Alexis Tsipras, il primo ministro greco, si è dimesso e ha convocato elezioni anticipate per il 20 settembre. Tsipras vuole che i greci giudichino ciò che ha fatto finora (soprattutto per quanto riguarda l’accordo sul salvataggio). La Grecia entra così, nel breve termine, in una nuova fase d’incertezza politica. Stamattina la moneta unica si apprezza contro gran parte delle valute G10. L’EUR/USD sta decollando e da mercoledì guadagna il 2,30%. La moneta unica ha confermato il superamento della soglia a 1,12 e si sta dirigendo verso 1,13; la prossima resistenza chiave giace a 1,14. Gli asset considerati beni rifugio, come il franco svizzero e l’oro, sono di nuovo sotto i riflettori e questa settimana hanno avuto un andamento positivo. Dall’inizio della settimana, il franco svizzero ha guadagnato contro tutte le valute G10, nello stesso periodo l’oro è salito del 3,50% in scia alle incertezze crescenti sulla crescita globale. Sul fronte azionario, tutti i segnali puntano a un’apertura negativa in Europa. I futures sul DAX tedesco cedono il 2,40%, quelli sul CAC 40 sono in calo del 2,09%. Le azioni britanniche perdono lo 0,53%, l’SMI arretra dell’1,73% e l’Euro Stoxx 5 del 2,24%. La coppia GBP/USD sta facendo fatica a salire e rimane bloccata sotto la soglia a 1,57. Dal canto suo, la coppia EUR/GBP si prepara a sfondare la seconda resistenza nel giro di 2 giorni. Al rialzo, la resistenza più vicina giace a 0,7215 (61,8% di Fibonacci sulla svalutazione di giugno-luglio) mentre, al ribasso, la coppia sta cercando di trasformare in supporto la resistenza precedente, a quota 0,7162 (50% di Fibonacci). Oggi gli operatori monitoreranno i PMI di Markit in Germania e nell’Eurozona; le vendite al dettaglio e l’IPC in Canada e la fiducia dei consumatori nell’Eurozona.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd