Venerdi' l'indice Reuters/Jefferies CRB ha archiviato la terza settimana consecutiva di segno positivo. Il rialzo e' bene impostato, tuttavia l'indice per il momento si mantiene al di sotto delle prime resistenze importanti, appare quindi rischioso intraprendere, a meno di una rottura di quei livelli, operazioni in acquisto. Il quadro grafico e' comunque da seguire con attenzione proprio perche' una eventuale indicazione di acquisto potrebbe non essere lontana. Le ultime 5 sedute si sono disegnate al di sopra della media mobile a 50 giorni, superata al rialzo con un evidente gap il 10 dicembre (contestualmente alla linea che scende dal top di agosto) ed ora supporto a 278,5 circa. L'indice delle materie prime sta tentando di riportarsi al di sopra di area 281,5, quota pari al 38,2% di ritracciamento del ribasso avviato alla fine di agosto. Se le quotazioni riuscissero a stabilizzarsi oltre questo riferimento derivato dalla successione di Fibonacci diverrebbe lecito sperare in un nuovo confronto con la resistenza offerta in area 288 dalla trend line che scende dai top del 2011. Oltre quel livello verrebbe superata anche la media mobile a 200 giorni, in transito a 285,50, e si confermerebbe quindi un mutamento di orientamento valido anche per il medio periodo. Movimenti fino in area 285/88 non modificherebbero invece il quadro grafico di fondo, che rimane per il momento in ottica di medio termine orientato al ribasso. Per credere in una reazione duratura sarà dunque necessario il superamento di area 288: in tal caso sarebbe lecito attendere un nuovo test di area 298/300 circa. La mancata rottura di 281,5 e la violazione di 278,5 renderebbero invece possibili ulteriori approfondimenti in direzione di 267 punti, un riferimento strategico in ottica di medio lungo termine, coincidente con il 61,8% di ritracciamento del rialzo dai bottom del 2009.
Anche nel caso del petrolio Wti, quotato sul mercato americano del Chicago Mercantile Exchange, l'invio di un segnale di forza potrebbe non farsi attendere molto. I prezzi sono infatti in vista della resistenza definita a 99,00 dollari circa dal passaggio della media mobile a 200 giorni, sulla quale si collocano i massimi dell'10 e 11 dicembre. I minimi di ieri a 96,25 dollari si collocano sulla linea di tendenza che scende dai massimi di agosto, tagliata al rialzo proprio il 10 dicembre. La permanenza al di sopra di questo riferimento dovrà essere seguita dal superamento di area 99 per allontanare i timori di nuovi ribassi e favorire la realizzazione di una reazione duratura che potrebbe estendersi fino a 104,40 dollari, massimi di ottobre e quota pari al 61,8% di ritracciamento della discesa partita a fine estate. Sotto area 96 aumenterebbe invece il rischio di un ritorno sui supporti critici di area 92.