Buongiorno ai lettori di Investing.com,
i mercati finanziari tendono sempre a monitorare con attenzione i dati economici della Germania, perché il paese funge da locomotiva dell’economia europea.
La sua industria, in particolare, è la più forte dell’Eurozona.
Stamattina sono stati pubblicati i dati sugli ordini alle fabbriche, calati bruscamente, del -7,4%, peggiore declino mensile dal 2009.
La cifra è ampiamente sotto le previsioni medie, che parlavano di un calo del -2,5%.
I tassi d’interesse bassi hanno aiutato l’economia tedesca, ma ciò non sembra sufficiente perché la domanda si sta evidentemente indebolendo.
I dati fondamentali devono essere confrontati con sondaggi quali l’IFO sul clima delle aziende o sulle attese, che mostrano qualche cenno positivo.
L’euro non ha praticamente reagito ai dati e rimane sotto $1.06. Sembra che sul mercato continui a prevalere l’ottimismo. L’indice DAX tedesco si muove sui massimi storici e non c’è motivo per cui questo movimento si fermi nel breve termine, visto che al momento le previsioni economiche sono forti.
Giovedì, quindi, la BCE non dovrebbe modificare la sua politica monetaria e, indipendentemente dai dati, crediamo che l’euro rimarrà debole e i mercati azionari sopravvalutati.
EUR/USD
L'EUR/USD opera al ribasso. La resistenza oraria è data a 1,0679 (massimo 16/02/2017). Il supporto orario a 1,0521 (minimo 15/02/2017) è stato infranto. La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore consolidamento al di sotto di 1,0600. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD ha violato il supporto a 1,2254 (minimo 19/01/2017). La strada è spianata per un ulteriore declino. La resistenza oraria è data a 1,2570 (massimo 24/02/2017). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
L'USD/JPY evidenzia un interesse all'acquisto a breve termine limitato dopo l'inversione dei minimi fuori base. La resistenza oraria è data a 115,62 (massimo 19/01/2016). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore indebolimento verso 112,00. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
L'USD/CHF continua a migliorare in seguito al test del supporto a 1,0021. La resistenza oraria è implicata dal rimbalzo superiore del canale ascendente. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.