Deciso rialzo di Fiat che supera un altro ostacolo.
Fiat si spinge al rialzo questa mattina fino a 5,68 euro dopo aver superato con un evidente gap rialzista il limite superiore del canale disegnato dai minimi di novembre 2012, passante a 5,44 euro circa.
I prezzi con il rialzo odierno si stanno avvicinando al lato alto di un altro canale rialzista, interno al precedente, tracciato dai minimi di aprile, resistenza in transito a 5,76 circa.
E' possibile che da quella quota si realizzi una fase di ripiegamento, tuttavia i recenti segnali grafici permettono di pensare che il trend di fondo sia ormai saldamente al rialzo e che eventuali ripiegamenti, almeno fino a che le quotazioni si manterranno al di sopra dei 5 euro, sono da interpretare come occasione di ingresso al rialzo sul titolo.
Non deve infatti essere dimenticato che a meta' maggio le quotazioni hanno oltrepassato il lato superiore della fase laterale disegnata dai prezzi dai minimi di novembre 2011, compresa tra area 3,25 e 4,95 euro.
Questo ampio trading range si e' dimostrato una figura a "triplo minimo", quindi dalle implicazioni rialziste, capace di introdurre a movimenti almeno proporzionali alla sua ampiezza: il prossimo target per il rialzo di Fiat si colloca quindi in area 6,60 euro.
Per chi si stesse domandando se in questo momento e' piu' conveniente comprare Fiat o Exor la risposta e' data dallo studio del grafico di forza relativa che mette in rapporto le serie storiche dei due titoli: in questa fase, da circa due mesi, Fiat sta sovraperformando Exor e sembra destinato a continuare in questa direzione.
Notiamo tuttavia che in passato nelle fasi di ribasso il rapporto di forza tra i due titoli era invertito, con Exor che sovraperformava Fiat. In ottica prudenziale quindi sarebbe anche possibile puntare su Exor, che probabilmente se l'uptrend continuera' alla fine guadagnera' in totale meno di Fiat ma che dovrebbe anche dimostrarsi meno sensibile ad una fase di eventuale ripiegamento, permettendo di avere quindi in definitiva in portafoglio uno strumento meno volatile e quindi meno rischioso.