DoorDash sbarca in Europa, ma Delivery Hero punta sull’Asia.
Lo sbarco in Europa dell’agguerrito concorrente americano DoorDash non preoccupa il management di Delivery Hero, l’azienda tedesca leader mondiale nella consegna a domicilio di pasti, cibo e altri beni di consumo familiare. All’inizio di novembre la californiana DoorDash, che finora ha consegnato pasti a domicilio soltanto all’interno degli Stati Uniti, ha annunciato l’acquisizione per 7 miliardi di euro della finlandese Wolt: è il primo passo di una strategia che punta all’espansione in Europa.
Niklas Oestberg, Ceo di Delivery Hero, ha raccontato che anche il suo gruppo era in corsa per comprare Wolt, ma poi ha deciso di abbandonare la partita perché il prezzo richiesto era troppo alto. Inoltre, anche se è vero che con l’ingresso di DoorDash si farà più aspra la concorrenza in Europa, questo non cambierà le prospettive di sviluppo di Delivery Hero, fortemente radicata in Asia (50% dei ricavi), in Nord Africa e in Medio Oriente, mentre in Europa realizza soltanto il 7% del suo giro d’affari. Wolt opera in 23 Paesi, per la maggior parte in Europa.
La Borsa ha premiato la dimostrazione di disciplina finanziaria di Delivery Hero, con l’azione che nelle ultime due settimane ha messo a segno un rialzo del 18%. Oggi il titolo è in calo del 2% a 122,5 euro.
Strategia di crescita basata sulla creazione di una rete di Dmarts.
Oestberg ha anche dato indicazioni positive sull’andamento di Delivery Hero, che sta crescendo notevolmente grazie alla strategia di creare una rete di Dmarts in tutto il mondo. I Dmarts sono magazzini posizionati in luoghi strategici da cui i rider di Delivery Hero possono partire per effettuare consegne a domicilio entro 10/15 minuti dall’ordine del cliente. I Dmarts, che a fine giugno erano 704, a metà novembre sono saliti a 861.
Il passaggio di Wolt sotto le insegne di DoorDash, che paga interamente in azioni, rappresenta l’acquisizione più grande mai realizzata finora nell’effervescente mercato delle consegne a domicilio, che si è espanso a grande velocità nel periodo della pandemia e ora sta affrontando un processo di consolidamento. L’anno scorso l’olandese Just Eat Takeaway ha comprato l’americana Grubhub per 7,3 miliardi di dollari e Uber (NYSE:UBER) ha pagato 2,6 miliardi di dollari per Postmates, anch’essa americana.
Nel settore volano i ricavi, ma gli utili ancora non si vedono.
Per quanto in grande crescita, il mercato delle consegne a domicilio per ora ha come protagonisti aziende che ancora non guadagnano. Secondo le previsioni degli analisti, DoorDash chiuderà il 2021 con una perdita di 400 milioni di dollari, Just Eat Takeaway registrerà un rosso di 757 milioni di euro e l’inglese Deliveroo dovrebbe chiudere il bilancio con un risultato negativo di 262 milioni di sterline.
Per Delivery Hero il 2021 dovrebbe chiudersi con un fatturato più che raddoppiato a 5,9 miliardi di euro, dai 2,8 miliardi dell’anno precedente, e una perdita di 1,3 miliardi, in lieve calo da -1,4 miliardi del 2020. Gli analisti si aspettano che nei prossimi due anni la crescita prosegua a ritmo forsennato, con i ricavi che dovrebbero superare nel 2023 i 12,4 miliardi.
Incantati dalle prospettive di crescita, gli analisti non si preoccupano del fatto che anche il bilancio 2023 chiuderà in perdita (previsto un rosso di 700 milioni di euro). Delivery Hero oggi capitalizza 31 miliardi di euro, oltre cinque volte i ricavi previsti per quest’anno, e il consensus degli esperti censiti da MarketScreener indica per il titolo un target price da raggiungere fra 12 mesi di 164 euro, più alto del 31% rispetto alla quotazione attuale. Su 23 analisti, 20 raccomandano di comprare l’azione.