Lo scorso anno, gli hedge fund globali hanno registrato i peggiori ritorni in 14 anni, per la politica monetaria estremamente inasprita della Federal Reserve. Le perdite dei fondi sono state però inferiori rispetto ai tonfi del mercato azionario e dei bond nell’anno.
I dati mostrano che alcuni hedge fund hanno utilizzato strategie orientate ai macro, come investire su materie prime e valute, approfittando delle discrepanze di prezzo con i relativi asset.
Ritorni negativi ma comunque meglio di azioni e bond
Secondo Preqin, i ritorni degli hedge fund globali sono scesi del 6,5% nel 2022, il calo maggiore dal 2008, quando erano crollati del 13%. In confronto, l’indice MSCI World Index, che replica la performance di large e mid-cap in 23 paesi sviluppati, è crollato del 18,7% nel 2022. E l’indice ICE BofA U.S. Treasury ha registrato quasi -12%. L’indice S&P 500 ha chiuso l’anno con quasi -20%.
Per quanto riguarda le strategie, i fondi macro hanno guadagnato l’8,2% dall’inizio del 2022 fino a novembre, rispetto alle strategie equity-hedged ed event-driven, crollate rispettivamente del 9,7% e del 4,7%, secondo i dati di Hedge Fund Research (HFR).
Inoltre, i fondi attivisti hanno registrato -13,8%, secondo HFR. Questi tipi di hedge fund sfruttano le quote di minoranza a favore di cambiamenti di strategia e di gestione per aumentare il valore per gli azionisti.
Andrew Hendry di Janus Henderson Investors spiega che le strategie che seguono i trend hanno dato ritorni decenti nel 2022, grazie alle forti pressioni inflazionarie. Queste strategie si basano sull’idea che i mercati mettano in conto informazioni “in modo inefficiente e a velocità diverse”, e mercati che cominciano a muoversi in una direzione difficilmente vedranno un’inversione del trend, aggiunge.
Secondo Preqin, gli asset netti degli hedge fund globali sono scesi del 4,8% nei primi tre trimestri del 2022, a 4,3 mila miliardi di dollari. Questi fondi hanno visto 109,8 miliardi di dollari di deflussi totali nel periodo. Inoltre, solo 915 fondi sono stati lanciati nel 2022, il numero più basso in 10 anni.
Il 2023 sarà un altro anno difficile?
Dopo un 2022 tumultuoso, numerosi manager di hedge fund globali si preparano ad un altro anno di inflazione alta, che fa migliorare l’appeal di materie prime e bond, che tendono ad andare bene in condizioni simili.
La maggior parte dei dieci manager di asset e hedge fund globali ritiene che le materie prime siano attualmente sottovalutate e che probabilmente prospereranno quest’anno nelle aspettative che l’inflazione resti elevata nel 2023. Altri asset che potrebbero andare bene quest’anno sono i bond legati all’inflazione, che proteggono dagli aumenti dei prezzi e dall’esposizione ai crediti societari.
Al contrario, i gestori dei fondi probabilmente eviteranno il mercato azionario (o preferiranno lo short-selling), in quanto è andato sotto pressione con la Fed che ha inasprito la politica nel 2022. Inoltre, molte compagnie potrebbero vedere ulteriori danni per gli utili nel 2023.
Per Jordan Brooks di AQR Capital Management è difficile che il 2023 veda tassi di interesse più bassi, disinflazione e utili forti, tutto in una volta. Si tratta di uno scenario eccessivamente ottimistico, secondo lui, ecco perché consiglia una strategia risk-parity, basata sull’allocazione del rischio tra asset come titoli azionari, materie prime e bond.
Anche Crispin Odey ritiene che le pressioni inflazionarie persisteranno nel 2023. Odey ha avuto significativi ritorni nel 2022 andando short sui bond governativi britannici, e chiudendo l’anno intorno a +145%. Ha ridotto la sua posizione short sui Gilt ma è rimasto long sui Gilt legati all’inflazione. È dell’idea che le materie prime probabilmente saliranno di nuovo quest’anno, dopo un enorme sell-off.
La maggior parte dei gestori di hedge fund pensa che le strategie di investimento azionario long-short continueranno ad avere una performance inferiore nel 2023, mentre gli approcci focalizzati sui macro che approfittano della volatilità e possono andare long o short su qualunque asset probabilmente manterranno la forte performance.
Joe Dowling di Blackstone Alternative Asset Management afferma che questo è “il contesto perfetto per i macro hedge fund”, in quanto la diversità delle politiche delle banche centrali, le differenze nei tassi di interesse e le tensioni geopolitiche creano un sacco di opportunità per gli investitori che puntano a sfruttare la volatilità.
Kevin Lyons di Abrdn si aspetta una debole recessione globale e pensa che le compagnie con un bilancio solido probabilmente saranno “scambiate ad uno spread maggiore rispetto a tre anni fa”.
Sintesi
Gli hedge fund hanno registrato i ritorni peggiori dalla crisi finanziaria globale lo scorso anno, con l’aggressivo inasprimento monetario della Fed per domare l’inflazione che ha causato un anno estremamente complicato per gli investitori. I money manager si preparano ad un altro anno difficile, dal momento che la Fed ha promesso di restare aggressiva fino a quando i dati non mostreranno che l’inflazione sta decisamente scendendo.
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Shane Neagle è caporedattore di The Tokenist. Consulta la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, per un’analisi settimanale dei principali trend nel campo della finanza e della tecnologia.