Draghi parla, volano le banche. Il presidente della BCE, Mario Draghi, ha parlato di una ripresa graduale nel resto dell'anno e ha confermato che i tassi di interesse resteranno al livello attuale, o inferiore, per un periodo di tempo prolungato. Draghi ha poi aggiunto che le condizioni del mercato del lavoro restano deboli.
Dalle indicazioni di Draghi hanno tratto beneficio i finanziari: il settoriale Eurostoxx banche e' salito del 2,93%, migliore performance dal 4 luglio.
Il grafico del settoriale evidenzia un segnale di forza che sembra anticipare il proseguimento dell'ascesa intrapresa dai minimi di inizio luglio. I prezzi hanno infatti saltato con un gap rialzista la trend line discendente disegnata dal top del 28 gennaio. spingendosi fino a testare con i massimi di 117,31 la resistenza offerta in quell'area dal 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di gennaio e la trend line che scende dal picco dell'ottobre 2009.
In precedenza le quotazioni avevano superato le medie mobili a 100 e 200 giorni, ora supporto a 109,65 e 112,05. La rottura anche di 117,31 aprirebbe la strada al recupero dei massimi di inizio anno in area 128,20.
Solo la discesa al di sotto di area 112,25 farebbe temere di essere in presenza di un falso segnale di rottura che potrebbe avere come seguito un ampio ribasso.
Situazione non troppo dissimile per il settoriale domestico delle banche, che grazie al rialzo visto il 1° agosto ha superato di slancio la trend line disegnata dai massimi dell'ottobre 2009, resistenza che aveva calmierato gli sforzi dei rialzisti dal 23 luglio.
I massimi di seduta a 9923 si collocano sulla linea che scende dal top di gennaio, in caso di rottura di questo ostacolo i recenti segnali di forza, oltre al superamento della trend line citata i prezzi si erano lasciati alle spalle anche le medie mobili a 100 e 200 giorni, supporto a 9340 e 9518, troverebbero nuove conferme prospettando il proseguimento dell'ascesa almeno fino in area 11500/12000. Solo sotto area 9500 vi sarebbero timori seri di avvio di una fase di debolezza.