Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
La giornata odierna predica molta prudenza, sicuramente gli operatori finanziari guarderanno alle elezioni “midterm” USA per decidere in quale direzione operare. Oggi si vota, quindi fin tanto che gli stati chiave non inizieranno ad annunciare i risultati (durante la notte Americana) potremmo assistere a movimenti di consolidamento. La quiete prima della tempesta, secondo molti analisti. Ricordiamoci che si vota per il rinnovo di ogni seggio della Camera e un terzo del Senato, sicuramente avremo indicazioni più precise sul gradimento della Presidenza Trump.
Entrambe le Camere del Congresso sono in bilico, ma secondo i sondaggi i Democratici potrebbero avere la meglio alla Camera mentre i Repubblicani dovrebbero tenere la maggioranza del Senato. Secondo gli esperti il risultato più positivo per il dollaro sarebbe la vittoria dei Repubblicani su entrambe le Camere perché ciò consentirebbe a Trump di continuare con il suo programma di governo. Una vittoria democratica alla Camera e i Repubblicani aggrappati al Senato (lo scenario più probabile) potrebbe condurre a una risposta sostanzialmente neutrale sul mercato, forse leggermente correttiva per il dollaro. Lo scenario peggiore, negativo per il dollaro, sarebbe la vittoria democratica su entrambi i rami del Congresso.
Wall Street ha chiuso la prima sessione settimanale con l'indiceS&P 500 in territorio positivo: + 0,6% a 2738 punti, coi future in ulteriore lieve rialzo. Ciò ha consentito al Nikkei di chiudere con un + 1,5% mentre il China Shanghai Composite perdeva lo 0,4%. L’Europa, dopo un avvio al rialzo, ha ripiegato rapidamente forzando i minimi della seduta di ieri.
Nel forex si percepisce una certa propensione al rischio, con lo Yen debole un po’ su tutti i fronti, mentre il dollaro è in fase di consolidamento.
La Sterlina continua ad apprezzarsi, nonostante dichiarazioni Brexit altalenanti, mentre il dollaro australiano ha guadagnato terreno dopo che la RBA ha mantenuto i tassi invariati. Nelle materie prime segnaliamo una lieve debolezza su XAU/USD e XAG/USD, mentre il Future Petrolio Greggio WTI continua a perdere terreno.
Sul fronte macro-economico chiaramente ci si dovrà concentrare sulle elezioni USA, anche perché in calendario non ci sono appuntamenti particolarmente impattanti. Gli unici dati davvero importanti sono relative alla creazione di nuovi posti di lavoro degli Stati Uniti JOLTS delle ore 16: il mese scorso superarono inaspettatamente i 7 milioni (7,14 milioni), ben al di sopra del precedente record di 6,94 milioni.