Dopo le parole di Trump di ieri, il dollaro si è spinto fino a 100.83, potrebbe infatti in queste ore ad attaccare la soglia psicologica a 101.00 (livello 38.2 di Fibonacci), spingendo l'EURUSD verso il supporto 1.0620. SP500 che registra nuovi massimi storici 2312 (CFD) e DAX30 che come anticipato, la salita questa volta sembra essere supportata dai volumi, volumi che in queste prima metà di seduta di contrattazioni europee sono rimasti relativamente bassi, l'indice di Francoforte ha bisogno di superare gli 11700 con forza e aumento dei volumi per poter acquisire una solida direzione verso nuovi massimi (con possibile target a 12000). L'AUD risente meno della forza del dollaro, data la volontà di voler mantenere la valuta forte e di attuare politiche protezionistiche. Più lo YEN che dopo il forte apprezzamento subito durante tutto il Mese di Gennaio, ora sembra non essere più considerata valuta rifugio, dopo le promesse di Trump di attuazione di una politica fiscale "FENOMENALE". Anche il Gold non sembra risentirne dell'apprezzamento del dollaro e che continua il suo trend rialzista. Dopo aver chiuso il 2016 a 1120 ora quota 1226.00 (probabilmente ha già scontato anche gli aumenti dei tassi USA 2017). Schizza il prezzo del Petrolio, dopo la pubblicazione dell'Agenzia Internazionale per l'energia, che conferma che il taglio della produzione da parte dei sauditi in seguito all'accordo OPEC è stato rispettato, meno il Venezuela che sembra aver "bluffato". Giuseppe Francesco Ferrara UCapital's Head of Trading Department www.virtualtradingroom.com