Oramai si può conclamare lo stato critico della valuta elvetica e le grosse difficoltà di reagire sopra quota 1,060 nei confronti della moneta europea. Entrambe le valute “soffrono per diversi motivi” al cospetto di contesto internazionale al quanto drammatico sotto certi aspetti. I recenti dati della SNB in chiaroscuro con la perdita di 38,2 miliardi nel primo trimestre. Il risultato è dovuto principalmente alle posizioni in valuta estera, che hanno comportato una perdita di 41,2 miliardi di franchi, mentre sulle riserve auree la quantità è rimasta invariata, è risulta una plusvalenza di 2,8 miliardi di franchi. La Banca centrale è costantemente attiva sul mercato.
Lo scenario tecnico è molto critico, l'euro in forte difficoltà, fatica a reagire, gli acquisti si dirigono verso il franco. Siamo ad un nuovo minimo relativo a livello mensile. Tuttavia la dinamica dei prezzi è formalmente segnata verso un ulteriore rafforzamento della moneta svizzera verso quota 1,0200, in prima battuta per la coppia EUR/CHF.
Al contrario invece, se l'euro si apprezzasse, le resistenze dinamiche da incontrare nel breve/medio termine sono indicate a: 1,065/1,0730/1,0950. L’attuale contesto tecnico, secondo il modello adottato di analisi, indica un target ribassista a quota 0,9700/0,9200.