Lo scenario che rappresentiamo non è dei migliori per la moneta europea. Il franco svizzero ha tutta l’intenzione di mettere le ali. Un richiamo al passato, e precisamente nel 2015 quando la BNS lasciò fluttuare il cambio liberamente, da 1.2000 arrivò a 0,8700 a vantaggio del franco svizzero.
Stranamente le condizioni attuali sono ben differenti rispetto al 2015 ma qualcosa si muove a livello di prezzi senza nessun clamore, ma con graduale ribasso i prezzi si dirigono verso nuove mete ribassiste. Le nuove mete sono indicate a quota prima in area 1,060 e successivamente 1,020.
Prima di esprimere un fortissimo apprezzamento del franco svizzero verso l’area di 0,900, sarà necessario monitorare queste due aree di supporto appena citate.
Recupero dei valori dell’euro in modo serio? Forse, ma solo al superamento di quota 1,1173. Questo livello corrisponde al massimo effettuato dal cross nel mese di luglio. Tale superamento garantirà un ulteriore tentativo di recupero verso le aree 1,1262 prima e successivamente 1,1477.
Nel breve termine non ci sono reali indicazioni di inversione dei valori, al limite si potrà verificare un recupero temporaneo in area 1,1050 per poi continuare verso una nuova discesa progressiva.