Oggi l'euro è in recupero sul dollaro statunitense, con cambio che rivede quota 1,16, in un mercato che valuta la possibile fine del recente rally del biglietto verde sostenuto dall'escalation delle tensioni commerciali tra Usa e Cina.
Nel primo pomeriggio EUR/USD su intraday di 1,1603, dopo essere sceso nella seduta di ieri a 1,1530, il livello più basso dal 28 giugno, a seguito dei dati deludenti sugli ordini all'industria in Germania.
Contemporaneamente il USD/JPY ha registrato un minimo di seduta a 111,11, mentre, resta sotto pressione la sterlina, EUR/GBP è salito fino a 0,8952, massimo da oltre due settimane.
A Wall Street, il contratto sull'indice S&P 500 è in progresso dello 0,25%, preceduto da quello sul Nasdaq 100 che si apprezza dello 0,3%.
Tra i vari titoli segnaliamo Office Depot Inc (NASDAQ:ODP) che nel secondo trimestre ha visto l'utile netto calare da 21 a 19 milioni di dollari, con un risultato per azione al netto delle voci straordinarie pari a 0,05 dollari al di sopra dei 3 cents attesi dal mercato.
Indici; STOXX 600 + 0,6% a 391,0,FTSE 100 + 0,7% a 7719, DAX + 1,0% a 12725, CAC 40 + 0,9% a 5526, IBEX 35 + 0,5% a 9797, FTSE MIB + 1,0% a 21803, SMI + 0,5% a 9193
Il petrolio, dopo il rialzo di ieri si spinge ancora in avanti, fotografato in area 69,7 dollari al barile ma, il segno più, precede anche l'XAU/USD che sale in direzione dei 1.213,5 dollari l'oncia.
Per oggi non sono previsti dati macroeconomici di rilievo e si segnala solo l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene USA.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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