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Negli ultimi giorni, benché ci si stia avvicinando alla Pasqua, i mercati hanno mostrato comunque una certa vivacità confermando la volatilità subentrata improvvisamente ai primi di febbraio. La notizia più rilevante, probabilmente, è che il dittatore nord coreano Kim Jong è stato ufficialmente in Cina per quello che è stato il suo primo viaggio internazionale come leader della Corea del Nord.
Gli analisti ritengono che tale incontro possa rappresentare uno snodo cruciale nel limare quelle tensioni geo-politiche internazionali che si erano venute a creare a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
L’incontro potrebbe rivelarsi fondamentale per denuclearizzazione chiesta dagli Stati Uniti, tant’è che secondo la Cina la Nord Corea si starebbe impegnando in tale direzione. Il presidente Trump si è affrettato ad applaudire la visita attraverso un tweet nel quale si è anche detto smanioso d’incontrare il leader nord coreano (probabilmente a maggio). I progressi ovviamente sono da considerarsi positivi per i mercati perché sembrano scongiurare una delle maggiori tensioni geo-politiche dello scorso anno.
Grazie a queste notizie l’azionario USA ha goduto di una giornata di tregua – dopo le pesanti vendite dell’ultimo periodo. La revisione del PIL USA, al 2,9% dal 2,5%, ha sostenuto sicuramente la propensione al rischio anche se ipotizzare lo stop definitivo delle vendite è pericoloso.
Consideriamo, è bene rammentarlo, che sta terminando il primo trimestre e che molti investitori – sui vari mercati – inizieranno a prendere profitto e a ricalibrare i propri portafogli in vista del prossimo importantissimo trimestre. Infine, altro elemento importantissimo, venerdì terminerà anche l’anno fiscale giapponese e ciò potrebbe influire sui movimenti dello Yen.
Sul fronte macroeconomico, detto che sono già stati rilasciati i dati occupazionali della Germania (confermato il calo della disoccupazione al 5,3%), alle 10:30 massima attenzione al PIL britannico perché secondo gli analisti la lettura finale del quarto trimestre 2017 potrebbe certificare un calo rispetto al rilascio precedente. Calo sia su base trimestrale che su base annuale. Poi, alle 14, sapremo se l’inflazione tedesca si avvicinerà al 2% (vista in rialzo all’1,7% dall’1,4 precedente) e infine gli importantissimi dati USA: alle 14:30 la spesa personale e i guadagni personali.
Rammentiamo che trattasi di 2 dati estremamente importanti per valutare l’andamento dell’inflazione, tanto che la FED li considera fondamentali.
Va detto che rispetto al dato precedente non dovrebbero evidenziare variazioni.