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Europa protagonista con l’odierna decisione BCE

Pubblicato 09.06.2022, 12:01
Aggiornato 12.03.2024, 12:10


Seconda seduta consecutiva in calo sulle principali Piazze finanziarie europee, nonostante una tonica anticipatoria seduta asiatica. Vendite su Francoforte -0,76%, Parigi -0.80%, Zurigo -0,58%, Milano -0,53% e Londra -0,08%.

A pesare sul già titubante sentiment degli investitori, con un occhio all’attesa decisione odierna della Bce e sul dato del livello di inflazione statunitense di domani, il profit warning (il terzo consecutivo negli ultimi tre trimestri) della banca svizzera Credit Suisse (al centro ora di possibili rumor di acquisizioni da parte State Street). Effetto che ha portato al ribasso l’intero comparto europeo con UBS in flessione del 2,61%. In caduta soprattutto il settore dei trasporti, dopo le decisioni di Target di riduzione degli ordini - con la danese A.P. Møller-Mærsk A/S in calo del 8,13%. In controtendenza si evidenzia soprattutto Inditex (BME:ITX) (Zara) +5,9% dopo le brillanti pubblicazioni per il primo trimestre 2022, e Melrose Industries +10,98% dopo la cessione di Ergotron per 650 milioni di dollari.

Oltreoceano i titoli azionari statunitensi hanno proseguito il percorso in discesa europeo, con lo S&P 500 che ha chiuso in flessione del 1,08% e il Nasdaq dello 0,73%. Seduta caratterizzata nuovamente dai rialzi dei rendimenti statali su tutta la curva e su entrambe le sponde dell'Atlantico. Con rendimenti più elevati, ci si sarebbe aspettato che il valore sovraperformasse sulla crescita, ma non è stato così. Continuano le pressioni sul mercato immobiliare statunitense con la domanda di mutui drasticamente in calo, sul minimo di 22 anni. Dato che potrebbe essere (in parte) positivo per la Fed con il costo degli alloggi e degli affitti che costituisce circa un terzo dell'indice dei prezzi al consumo. La moderazione della crescita dei prezzi nel settore immobiliare potrebbe quindi assistere il piano della Fed.

Richieste Mutui USA

In aggiunta alle notizie societarie un ulteriore preoccupazione proviene dall’ultima pubblicazione dell’OCSE, la quale ha rivisto anche lei al ribasso le stime di crescita globali. L’economia mondiale nel 2022 dovrebbe quindi assestarsi ad un +3%, in calo di circa 1,5 punti percentuali rispetto all'ultimo aggiornamento del dicembre 2021. Le ragioni delle scarse prospettive di crescita sono quelle ormai note: dalla guerra in Ucraina, all'impatto dell'aumento dei prezzi del petrolio e di altre materie prime, oltre che alle politiche di lockdown applicate in Cina. Nel 2023 tuttavia non viene ad essere prevista alcuna recessione. L’Eurozona dovrebbe correre di più rispetto agli Stati Uniti con le previsioni al 2,6% nel 2022 e all’1,6% nel 2023, mentre per gli Stati Uniti la crescita viene ad essere rivista al 2,5% nel 2022 e all’1,2% nel 2023. La crescita italiana dovrebbe invece assestarsi al 2,5% nel 2022 e all’1,2% nel 2023. 


Previsioni OCSE


Analisi sull’inflazione, pubblicata dall’OCSE, che evidenzia la diversa natura del rincaro dell’indice dei prezzi. Mentre in Europa i rialzi sono dominati dalla crisi energetica negli Stati Uniti si osservano rialzi guidati da servizi/salari. Il che riporta maggiormente all’attenzione la diversa risposta dalla Bce ai rincari inflazionistici.

Diversa formazione dell'inflazione tra USA e UE



Proprio la riunione della Banca Centrale Europea sarà oggi l’evento clou della giornata, con l’attesa riduzione del QE e la preparazione per un rialzo dei tassi a luglio. La conferenza stampa potrebbe essere incentrata su un possibile rialzo dei tassi di 50 pb già a luglio, dopo i movimenti simili di molte banche centrali. Da monitorare l’evoluzione dei titoli periferici, in particolare dell’Italia, dopo la riunione – nonostante i recenti forti rialzi sullo spread BTP-Bund.

Infine, interessante osservare come lo scenario peggiore, ipotizzato dalla BCE a marzo, sulle conseguenze dell'invasione russa, potrebbe essere ora troppo ottimistico. Le nuove proiezioni dell'OCSE mostrano infatti una crescita dell'area dell'euro di appena l'1,6% nel prossimo anno, con un'inflazione del 4,6%.

Stime di crescita e inflazioni della BCE e dell'OCSE



Criptovalute: Prosegue la correzione sul mercato globale delle criptovalute, con la capitalizzazione complessiva che cede nelle ultime 24 ore circa lo 0,25% a $1,24 trilioni. Prosegue al rialzo invece la dominance del Bitcoin, passata in mese dal 41% all’attuale 46,5% - segno di una maggiore preoccupazione sul mondo delle altcoin.
Questo nonostante le buone notizie che provengono da alcune comunità:

           - La comunità di ApeCoin ha votato per restare sulla blockchain di Ethereum, dopo le problematiche generate a maggio dalle vendite dei terreni virtuali Otherside con i prezzi del Gas di Ethereum che salirono alle stelle. La maggior parte dei membri della comunità ha deciso che il passaggio a un'altra catena sarebbe stato troppo costoso e rischioso per il progetto.

           - Intanto proprio Ethereum fa passi avanti al suo passaggio da PoW a PoS, grazie al successo di Ethereum Ropsten. La testnet Ropsten di Ethereum si è unita con successo alla Beacon Chain ed ora si aspetta con fervore il Merge di agosto. Percorso, tuttavia, non privo di ostacoli con gli altri testnet attesi: Goerli e Sepolia e la cosiddetta “difficulty bomb”
 
Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
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