Ricevi uno sconto del 40%

Facciamo chiarezza sul fenomeno Stablecoin e Bitcoin. Fine inevitabile?

Pubblicato 13.05.2022, 10:22
Aggiornato 02.09.2020, 08:05


Un modo razionale per analizzare il momento attuale è guardare per un attimo la situazione nell'insieme.

Lo so, è difficile ma proviamoci.

L'evoluzione cronologica della tecnologia può essere utile, infatti ogni "nuova" creazione porta consensi e dissensi (sempre) ma nonostante ciò aggiunge valore, alzando gli standard precedenti.

La Blockchain e le criptovalute sono solo un altro esempio, il più recente.


Nel 1947 il Transistor sostituì i tubi e permise di fare un passo avanti verso gli hardware del computer con IBM che dominava il mercato. Nel 1971 il microprocessore ha reso ancor più semplice la costruzione dei PC, riducendone i costi e interrompendo di fatto il monopolio di IBM. Permise a Microsoft (NASDAQ:MSFT) di entrare nel mercato hardware e software. Mentre nel 1991 Linux interruppe il "vantaggio" software che Microsoft aveva, questa "competizione" ha portato alla creazione del "secolo", internet.

Internet nel tempo porta ai motori di ricerca (es. Google (NASDAQ:GOOGL)), al web3, all'e-commerce, ai social, all'intelligenza artificiale, al business on-line e agli ads.

Nel 2009 grazie alle nuove tecnologie, Satoshi Nakamoto apre a qualcosa di diverso da tutto il resto, Bitcoin e tutto ciò che ne consegue. 

Le blockchain consentono agli utenti di "eseguire" attività per la prima volta (senza intermediari), Peer-to-Peer, Proof-of-Stake e Taproot. 

Proof-of-stake (PoS) nel caso di Ethereum è il meccanismo che attiva i "validatori" (gli utenti dovranno fare staking con 32 ETH per diventare validatori) che sono scelti a caso per creare "blocchi" e sono responsabili del controllo e della conferma di questi ultimi. Mentre il Taproot nel caso di Bitcoin, ha migliorato la privacy, l'efficienza, la sicurezza e le transazioni tramite "contratti intelligenti". 

Molti, sostengono che questa tecnologia non abbia "valore", non serva a nulla.

Come nel caso di Buffett e del collega Munger, restano ormai da anni con lo stesso pensiero. Senza ripensamenti. In genere si "astengono" dall'opinare la tecnologia ma sul Bitcoin hanno una "forte" opinione.

Tralasciando (per il momento) gli eventi degli ultimi giorni, con questo "asset" Goldman Sachs (NYSE:GS) ha "erogato" un prestito garantito da Bitcoin dal valore di 27 miliardi di dollari, l'Ucraina ha ricevuto donazioni finanziate dal crowfunding "Peer-to-Peer" tramite monete digitali da qualsiasi parte del mondo mentre molte persone investono per cercare un rendimento. Tesla (NASDAQ:TSLA) recentemente ha ricevuto un prestito in DAI (stablecoin) ed El Salvador è stata la prima nazione a riconoscere Bitcoin come moneta di "stato" inseremdola nella sua riserva monetaria (adesso rischia il default).

Forse, quello che Buffett vorrebbe dire è che non sembra ne un immobile ne un semplice titolo. Sa qualcosa che noi non sappiamo?

Ci siamo mai chiesti quanto guadagnano i "fondatori" delle allocazioni iniziali di token nel momento in cui vengono lanciate nuove blockchain?

Molti progetti si concentrano sulla creazione di valore per l'ecosistema e per la community (win-win) ma resta comunque un "lato oscuro" dove una parte dei token vengono "trattenuti" dai fondatori come "compensazione" e per creare nuove piattaforme. Ed "ovviamente" se quei token iniziano a prezzarsi varranno molto!

E' interessante notare, attraverso il grafico in basso, in quali progetti hanno mantenuto il maggior numero di token per "se stessi" rispetto a quelli della community e delle società di venture capital (responsabili delle sovvenzioni in cambio di token).

Messari - Initial token allocations for pubblic Blockchain


Come possiamo notare, progetti come Ethereum, Cosmos, Cardano, Polkadot, Tezos ed EOS ne escono "abbastanza" bene mentre altri come Binance, Flow, Avalanche e Solana sembrano meno "equilibrati" (posseggono circa il 40% dei token), dando l'idea di essere più "interessati" (a primo impatto) alla redditività che alla comunità.

Detto ciò potrebbe esistere una correlazione tra percentuale allocata alla community e redditività del token? E se tutto questo sbilanciamento (verso i fondatori o altri) sia giustificato dal fatto che una maggiore percentuale dei token alla community consegui una maggiore volatilità della moneta digitale?

ETH vs BNB

Ad esempio Polkadot è uno dei più grandi ecosistemi, al di fuori di Ethereum, ed ha più token allocati verso la community e le sovvenzioni (circa 1 miliardo di dollari di sovvenzioni) ma ha meno capitalizzazione in termini di mercato. Nano ha un'allocazione del 95% verso la comunità e il restante 5% ai sviluppatori, in questo caso la "forza" della community l'ha reso un progetto "forte" nonostante una bassa capitalizzazione di mercato.

Infine prendendo gli ultimi due anni a partire da gennaio 2021, possiamo notare dal grafico in alto come Ethereum da una parte e Bincance dall'altra con allocazioni diverse, abbiano avuto rendimenti "positivi", con percentuali nettamente diverse che hanno visto BNB rispetto a ETH arrivare ad una "crescita" di oltre il 600%.

Questo potrebbe essere, al di là delle percentuali di "crescita", un modo per identificare le catene che alla fine non sono così "decentralizzate", in altre parole, sono più simili ai governi che alle aziende (ricchezza/potere si concentra nelle mani di pochi) perdendo il loro fine più grande.

Il fenomeno delle "stablecoin" nel mondo delle crypto è sicuramente noto a tutti ed interessante in termini di "adozione" del mercato. Sono monete legate a un bene di riserva con un valore "stabile" nel tempo, ma esistono diversi pro e contro.

In questi anni sono passate da una capitalizzazione di mercato di 1 miliardo di dollari a più di 180 miliardi di dollari nell'ultimo periodo diventando un "settore" fondamentale per vari aspetti. Queste "mirano" ad ottenere la trasparenza, la sicurezza e l'immutabilità unita alle garanzie e alla stabilità che derivano dalla valuta fiat. All'interno dei protocolli "DeFi" permettono di ricevere "interessi" molto più alti delle tradizionali valute nel sistema bancario.

fornitura totale stablecoin

Ne esistono di 4 tipi:

- Sostenute da altre criptovalute che per ridurre la volatilità del prezzo sono "sovra-collateralizzate" da un grande numero di token mantenuti come riserva per l'emissione di un numero inferiore di stablecoin;
- Sostenute da commodity come ad esempio il gold;
- Sostenute da valute Fiat (BIT:STLA) con un rapporto 1:1 e quindi per ogni stablecoin esiste una "riserva fiat";
- Sostenute da algoritmi utilizzati per cambiare l'offerta in circolo di un asset in modo da stabilizzare la moneta. L'algoritmo aumenta la quantità dei token quando i prezzi sono  sopra il valore fissato (sopra 1$) e li riduce quando il prezzo scende al di sotto.

L'ecosistema Terra (token LUNA) di Do Kwon (e tutto il mondo crypto dopo) è stato "colpito" causando il "depeg" (un "scostamento" dal valore del dollaro) della sua stablecoin UST. Tutto sembra essere iniziato a marzo quando LFG (Luna Foundation Guard) ha acquistato 1.1 miliardi di dollari in Bitcoin ad un prezzo medio di 42 mila dollari da inserire come "cuscinetto" per UST (stablecoin).

L'attacco (si presume dell'hedge fund Citadel poi di BlackRock (NYSE:BLK), negato da entrambi e infine ipotizzata Alameda) alla "stabilità" del token è avvenuto in due momenti, dopo aver preso in prestito 100 mila bitcoin, tramite un accordo OTC (accordo privato) hanno costruito una posizione con una esposizione di circa 1 miliardo di dollari in UST. Da questi hanno prelevato 350 milioni di UST causando un primo "calo" a 0,97$ e in contemporanea la LFG ha iniziato a vendere Bitcoin "riserva cuscinetto" causando altri ribassi. In un secondo momento, i restanti 650 milioni di UST sono stati scaricati causando altre pressioni sulla stablecoin, uniti ai primi prelievi sui depositi su Anchor (più del 50% in pochi giorni) e a LFG che continuava a cedere bitcoin per mantenere "peg" sul dollaro. Molte vendite provenivano dalla DApp di Curve e 0xSifu (ex CFO di Frog Nation) ha "calcato la
mano" scambiando circa 3 milioni di USDT per circa 4 milioni di UST aumentando inevitabilmente l'offerta che ha finito di danneggiare il "peg".

UST vs BTC vs LUNA

UST in un primo momento è sceso a 0,60 cent e poi sotto i 0,30 cent mentre BTC ha ritestato il prezzo di dicembre 2020, 24 mila dollari circa (su Bitstamp). Questa serie di eventi, unito al panico degli investitori (sell-off generale) e al legame tra il token LUNA e la stablecoin UST attraverso il modello burn-and-mint balance (BME) che riduceva la supply di LUNA alzandone il prezzo, hanno causato il collasso.

Il "disastro" ha acceso i riflettori sull'implosione del token, fino ad arrivare alla Janet Yellen che ha visto palesare davanti a se i "rischi" finanziari legati al settore. Sembra chiaro che eventi di questo tipo non fanno che fungere da "catalizzatori" e destabilizzare l'intero mondo crypto. Intanto Binance ha annunciato il delisting di LUNA e il creatore di ETH, Vitalik Buterin ha dichiarato che le uniche stablecoin "sicure" sono DAI, Rai Reflex Index (RAI) e USDC.

Attualmente, davanti a questi "disastri" è importante avere consapevolezza della propria strategia.


Spostandoci su Bitcoin, prima di questo evento, si stava gia muovendo in uno scenario di guerra, aumento di inflazione e dei tassi di interesse perdendo il confronto con il Gold che ha portato a compimento il suo ruolo di "bene rifugio".

BTC vs GOLD

Le differenze tra i due asset sono "nette". Resta piuttosto la correlazione positiva con l'S&P500 e inversa con il VIX e il Dollaro americano.

BTC e S&P500 vs DXY e VIX

ieri la coppia BTC/USD è scesa momentaneamente sotto i $ 24 mila e successivamente una forte inversione ha fatto risalire il prezzo intorno ai 28 mila dollari, in poche ore. Questo alimenta le pressioni sui "rialzisti" che cercano di stabilire un prezzo di supporto dopo il recente calo. Infatti, se molti pensano che questo ribasso sia il primo si sbagliano. Quest'ultimo resta nella "media" rispetto ai minimi dei precedenti mercati ribassisti della moneta digitale, a luglio 2021 ha avuto un calo del 54% mentre nel 2015, nel 2018 e a marzo 2020 ha perso valore fino all'85% rispetto all'ATH.


Nelle ultime ore sono molti gli investitori che hanno venduto in perdita rispetto al loro prezzo di "ingresso" a mercato, arrivando a un totale di 2 miliardi di dollari.

Mentre i "molti" sono focalizzati sulle perdite, i crash e la fuga dalle crypto "altri" accumulano diversificando. Infatti la dominance di Bitcoin è tornata sopra il 44% e nei prossimi giorni a supportare ciò verrà quotato un ETF Physical BTC, Ark Investment sembra intenta a sfruttare il calo per acquistare azioni di Coinbase (NASDAQ:COIN), Square (NYSE:SQ) e Townsquare media, la Georgia regolamenterà la moneta digitale entro fine anno e SBI Motor Japan (e-commerce) accetterà pagamenti in crypto.

dominance BTC

Ma è giusto chiarire che la situazione è tutt'altro che rosea, i $ 30 mila non sono stati un supporto "insuperabile". Adesso il prezzo è tornato in questa zona (sembra un ritracciamento al ribasso) riportando un pò di "verde" nel grafico. 

Guardando il grafico in basso, la prossima area di attenzione è tra i 23500$ e 22000$. 

BTC al ribasso


Il mercato di Btc è continuamente influenzato da fattori esterni e da dinamiche legate esclusivamente al profitto, molti progetti sono avanti "anni luce" come Ethereum e Iota.

Bitcoin rappresenta solo pura speculazione nel breve? Pensando al "lungo termine" questo è sicuramente il momento in cui valutare degli accumuli secondo la propria strategia, ma comprare oggi "sperando" che faccia nuovi massimi tra 1/2 mesi attualmente non è per niente realistico.

Infine il sentiment di "sfiducia" è aumentato non appena USDT (Tether), la stablecoin più capitalizzata, ha visto perdere il suo "peg" dal dollaro. Il CTO di Tether ha poi tenuto a precisare che a differenza di UST che è algoritmica, USDT è centralizzata e sostenuta da un sottostante legato a dollari attivi 1:1. In relatà c'è da dire che il progetto resta ancora poco chiaro, ma è vero che le stablecoin algortimiche hanno ancora molta strada da fare e mettere un sottostante come Bitcoin sapendo che è uno degli asset più volatili forse non è stata una grande idea.

Questa "vicenda" ha sicuramente insegnato qualcosa a tutti noi!

Ditemi la vostra.


"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

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Ultimi commenti

1400 tesla
PRIMA COSA CREDERE CHE BITCOIN POSSA FARCELA A DIVENIRE UN PRODOTTO DI MASSA ENTEO UN DECENNIO. SECONDO INVESTIRCI IN MODO COSTANTE IN STILE PAC IN BASE ALLE PROPRIE POSSIBILITÀ. TERZO NON FARCI TREDING. NEL FRATTEMPO CERCARE SUL WEB QUALCHE SANA INFORMAZIONE. MOLTO PIÙ SEMPLICE DI QUANTO SEMBRA. SOLO BOTCOIN NULL'ALTRO
scusate gli errori
bell'articolo che mi sono letto volentieri.. prima di investire su qualunque cosa bisogna informarsi a fondo se non lo si fa per pura scommessa 🎰.. aggiungo le crypto hanno due stagioni che si alternano estate e inverno.. se non sei pronto ad affrontare l'inverno non sopravviverai ad esso.. liquidità e mediare sui dip.. puntare su pochi token i più interessanti e seguirli fino alla fine..
mia opinione "filsofica" una stablecoin e ancorata al sottostante...se denominate in usd deve essere ancorata al usd e avere una riserva in usd...se ancorata all oro deve avere una riserva in oro (o titoli sull oro)...ecc ecc...usare come riserva bitcoin (ad esempio) per mantenere il peg con usd è strano e complicato...sulle stablecoin algoritmiche non penso ci sia molto da dire, terra era un ecosistema enorme fino a una settimana fa e ha fatto la fine che ha fatto...quindi se vuoi un contratto ancorato al dollaro compralo da chi ha una riserva in dollari
Infatti, condivido a pieno. dovrebbe esserci una base reale di dollari e ancorarlo solo a quello... Per le algoritmiche il principio è giusto, ma complicato da sostenere in queste situazioni dove automaticamente agisce da copertura che per assurdo complica la situazione.
Molto interessante, complimenti
Ottimo ,.perlomeno un po' di basi su quanto è successo ... 👍
Bellissimo articolo. Complimenti.
Dott. Calogero, un resume veramente chiaro ed utile. Cosa penso in merito: è' un "asset" innovativo, quindi ancora acerbo, e come tale credo vada trattato (in ottica investimento). Ci sta averlo in portafoglio, ma nella giuste misure e con tutte le dovute gestionianalisi che un Investitore è abituato a fare per gli altri asset. Grazie per questo articolo.
condivido! ottima analisi
Come in tutti i settori, ribassi e recupero che impiegherà almeno 1 e mezzo
siamo in recessione, aspettate dicembre!
Come in tutte le catene di S.Antonio, schema Ponzi o roba del genere, chi le lancia e ha sufficiente pazienza incassa. Chi entra poco dopo ed è abbastanza furbo da arraffare e scappare dopo un po' meno ma sempre tanto. Chi entra molto dopo rischia di restare col cerino in mano visto che qualcuno dovrà pur pagare quanto incassa un altro. Il giochino regge finché compro a 100 quanto domani un altro comprerà a 110 e riesco a lucrare 10, diversamente scoppia.
Allora non dovresti investire nemmeno in azioni …
c'è da dire che molte crypto sono PONZI
paragonare le azioni alle crypto mi sembra assurdo
scusa sbrodoli per polkadot ma il grafico dice 42% li ha il fondatore ? ho sempre la se sasazione che volete appioppare alla gente i polkadot... per me teneteveli
Come in tutti i progetti, gran parte va alle convenzioni.. nessuno è immune
manca un minimo di approfondimento su come è variato l'overcollateralization ratio delle stable principali con questi movimenti delle altre crypto.
C'è bisogna di regolamentare tutto, questi eventi possono essere catastrofici per l'ecosistema!
è qualcosa che va al di la di questi eventi per chi holda...
Mondo strettamente legato alle growth e non dovrebbe esserlo...
hahahah
😂
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