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La Fed rivede al rialzo le previsioni di crescita, il dollaro continua a scendere

Pubblicato 17.12.2020, 01:02
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 16 dicembre 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

L’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve non è riuscito ad allentare il calo del dollaro.  Il  biglietto verde è sceso contro quasi tutte le principali valute, ad eccezione di dollaro canadese e franco svizzero, saliti sulla scia dello short covering. Per bilanciare, l’esito del vertice FOMC è stato meno cauto del previsto. La banca centrale ha lasciato i tassi di interesse invariati, ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita ed ha legato dei dati specifici agli acquisti di Treasury e obbligazioni. La banca non ha esteso la scadenza degli acquisti di asset come invece ci si aspettava e la decisione di essere meno aggressiva è supportata dalla visione del Presidente della Fed Powell secondo cui l’economia dovrebbe andare bene nella seconda metà del 2021 grazie al vaccino. Il biglietto verde è schizzato in risposta, ma il rally ha perso vigore quando Powell ha chiarito che la banca continuerà ad acquistare bond finché non ci saranno dei progressi importanti sul raggiungimento degli obiettivi. La banca avviserà per tempo prima di iniziare a ridurre gli acquisti di bond e, se necessario, avrà la flessibilità per offrire degli ulteriori accomodamenti. Il punto saliente da cogliere è che nonostante la Fed sia stata influenzata dall’ottimismo sul vaccino, ci vorrà molto tempo prima che potrà iniziare a ridurre lo stimolo; ecco spiegata la continua debolezza del dollaro.

Intanto, la spesa dei consumatori è stata molto più debole del previsto, scendendo dell’1,1% a novembre.  Anche la spesa di ottobre è stata rivista al ribasso.  Ristoranti, grandi magazzini e concessionari hanno sofferto più di tutti, ma anche gli acquisti di vestiti e di mobili hanno segnato forti ribassi. La spesa online è stata positiva ma non abbastanza da contrastare la debolezza generale. Tra l’aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione, l’impennata dei contagi e le nuove restrizioni che hanno limitato la mobilità il mese scorso, gli acquirenti statunitensi hanno speso di meno. Secondo un sondaggio della National Retail Federation and Prosper Insights & Analytics, gli americani hanno speso il 14% in meno nel periodo tra Black Friday e Cyber Monday quest’anno rispetto allo scorso anno. Purtroppo, il calo della spesa per i regali di natale è un trend che continuerà nel mese di dicembre, e rappresenterà un vero problema per la crescita del quarto trimestre. La distribuzione del vaccino sta partendo ma finché non sarà cosa fatta, la possibilità di altri problemi economici spiega la cautela della Fed di oggi.

Detto questo, Repubblicani e Democratici parlano di progressi sulle trattative per lo stimolo. Questo piano dovrebbe includere dei pagamenti diretti (fino a 600 dollari a persona), 16 settimane di 300 dollari di sussidi extra per i disoccupati e altri Paycheck Protection Program (PPP). Ai democratici della Camera è stato chiesto di restare a Washington DC finché non verrà trovato un accordo, un altro segnale che ci dice che l’accordo potrebbe arrivare presto. L’azionario avrebbe dovuto rispondere più positivamente a questi sviluppi e se/quando un accordo verrà raggiunto, ci aspettiamo un rally più significativo nelle equity che proseguirà con le valute.

Euro e sterlina sono saliti al massimo di due anni e mezzo sulla scia della debolezza del dollaro USA e dei dati PMI più forti. I dati della zona euro sono stati chiaramente positivi con l’attività manifatturiera e dei servizi in miglioramento a dicembre. Dopo tutti i recenti report, ora è evidente che i recenti lockdown non hanno pesato molto sull’economia.

Il Regno Unito ha riportato una crescita del manifatturiero, ma l’attività del settore dei servizi continua a contrarsi nonostante le aspettative di una leggera espansione. La sterlina è in salita mentre il Regno Unito firma un accordo doganale con gli USA. Gli investitori non hanno perso le speranze su un accordo per la Brexit dopo che la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che “c’è una strada per raggiungere un accordo ora”, suggerendo che potrebbe arrivare un accordo nei prossimi giorni. Nel frattempo, l’attenzione si sposterà sul vertice di domani della Banca d’Inghilterra. Nessuno si aspetta degli interventi di politica monetaria, ma la banca centrale probabilmente indicherà di essere pronta a fornire un maggiore stimolo nel caso di un fallimento delle trattative sulla Brexit. Non ci sorprenderebbe una reazione in sordina alla BoE.

Il dollaro australiano è rimasto stabile, mentre il dollaro canadese e quello neozelandese sono scesi. Non sono stati rilasciati dati in Australia questo mercoledì, mentre il Canada ha riportato un aumento dei prezzi al consumo. I prezzi dei prodotto lattiero-caseari in Nuova Zelanda sono aumentati ad un ritmo più lento. Questa notte saranno rilasciati i dati sul PIL del 3° trimestre in Nuova Zelanda, e si prevede una forte ripresa. La Nuova Zelanda è stato uno dei primi paesi a riportare zero contagi e la riapertura anticipata rispetto agli altri potrebbe aver preparato il terreno per una forte crescita nel PIL del 3° trimestre.

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