I futures su azioni sono scesi nei primi scambi mattutini odierni. I futures sul Dow Jones Industrial sono scesi di oltre 200 punti. Anche i futures S&P 500 e Nasdaq 100 scambiano in territorio negativo.
Il mercato ha visto un ampio rally durante la sessione di ieri con nove settori su 11 dell'S&P 500 che hanno chiuso in positivo.
Lo Stoxx 600 paneuropeo è sceso dell'1,5% nei primi scambi, con i titoli dei viaggi e del tempo libero in calo del 2,4%, causando perdite in quanto tutti i settori e le principali borse sono scivolate in territorio negativo.
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitense a 10 anni di riferimento è tornato al di sopra dell'1,56%, raggiungendo brevemente un massimo di tre mesi e mezzo a causa del nervosismo degli investitori sul potenziale persistente aumento dell'inflazione. Il balzo dei rendimenti obbligazionari ha indotto gli investitori a fuggire da titoli tecnologici di alto valore, poiché tassi più elevati rendono i loro profitti futuri meno attraenti.
I prezzi del gas naturale europeo hanno raggiunto livelli record, trascinando al ribasso i mercati obbligazionari, segno che gli investitori si aspettavano un danno economico più importante.
I contratti europei del gas per la consegna a novembre sono balzati del 23% a 117,50 euro, in aumento rispetto ai soli 18 euro di sei mesi fa, sulla prospettiva di una carenza di fornitura durante l'inverno. Anche i prezzi nel Regno Unito sono aumentati, superando per la prima volta le 3 sterline, con prezzi triplicati negli ultimi due mesi.
Gli ultimi aumenti di prezzo significano che il gas nel Regno Unito e in Europa alimentano gli effetti inflazionistici che minacciano di propagarsi attraverso le economie che dipendono dal gas per il riscaldamento e la produzione di energia.