Rassegna giornaliera sul mercato forex, 2 giugno 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
È una settimana importante per le valute ma, finora, non abbiamo visto altro che consolidamenti. Negli scambi di oggi, mercoledì, il biglietto verde si è rafforzato contro dollaro neozelandese e franco svizzero, si è indebolito contro sterlina e dollaro canadese ed è rimasto invariato contro euro e yen giapponese.
Il Libro Beige della Federal Reserve ha confermato quello che gli investitori già sapevano: l’economia è cresciuta ad un ritmo più veloce ad aprile e maggio. Ci sono state poche reazioni a questo report perché l’attenzione è rivolta al report sull’occupazione non agricola di venerdì. L’economia sta migliorando, ma la crescita dell’occupazione è rallentata significativamente ad aprile. Se le assunzioni non dovessero mostrare una ripresa a maggio, valute e titoli azionari saranno nei guai.
L’esitazione dei titoli azionari è un segnale della preoccupazione degli investitori. I titoli USA hanno chiuso la giornata invariati, proseguendo un consolidamento di molti giorni che potrebbe segnare un apice. Perché succeda, il report sull’occupazione dovrà essere negativo. All’inizio della settimana, abbiamo scoperto che l’attività manifatturiera è accelerata, ma il dollaro USA è sceso perché la crescita dell’occupazione nel settore manifatturiero ha visto un’espansione ad un ritmo più lento. Domani sarà pubblicato il report non-manifatturiero dell’ISM. Se il settore dei servizi non riuscirà a registrare una ripresa significativa dei posti di lavoro, i trader potrebbero vendere il dollaro USA nei timori di un report NFP debole. Se il dato ISM sarà buono, potremmo vedere una maggiore domanda di dollari USA, con i trader che si preparano ad una forte ripresa dell’occupazione venerdì.
Il report sull’occupazione statunitense è una delle numerose importanti pubblicazioni di questo mese e potrebbe preparare il terreno a grossi movimenti del Forex. Sono attese le proiezioni economiche aggiornate della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Le stime sulla crescita e sull’inflazione dovrebbero essere alzate ma quello che gli investitori aspettano con ansia sono indizi sul tapering. La Banca d’Inghilterra, la Banca del Canada e la Reserve Bank of New Zealand hanno fatto un primo passo in questo senso, riducendo gli acquisti di asset o prevedendo un aumento anticipato dei tassi. L’economia statunitense si sta espandendo ad un ritmo pari se non superiore a quello di Regno Unito e Canada, ma la Fed è riluttante a modificare la sua agenda.
La Reserve Bank of Australia si trova in una posizione simile. L’economia sta migliorando, ma la RBA ha confermato la sua posizione cauta per via dei dati misti. La crescita del PIL del primo trimestre è stata più solida del previsto, ma la contrazione delle vendite al dettaglio è stata maggiore. Paradossalmente, anche se la Reserve Bank of New Zealand è meno cauta della RBA, il dollaro neozelandese è la valuta con la performance peggiore. Prezzi più bassi dei prodotti caseari, nonché all’importazione e all’esportazione, hanno contribuito alla mossa. Il dollaro canadese ha avuto la performance migliore, grazie ad un calo minore del previsto delle concessioni edilizie e ad un nuovo massimo di 2 anni e mezzo per il greggio. Delle vendite al dettaglio tedesche più deboli hanno impedito al cambio EUR/USD di salire, mentre dei dati solidi sul settore immobiliare hanno spinto su la coppia GBP/USD. Per domani è prevista la pubblicazione delle revisioni sugli indici PMI relativi alla zona euro ed al Regno Unito.