Rassegna giornaliera sul mercato forex, 4 ottobre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Gli investitori hanno dato il via a questa intensa settimana di scambi nei timori sul cambio di politica monetaria delle banche centrali durante una ripresa generale. Il Dow Jones Industrial Average è sceso più di 300 punti e, sebbene questi cali siano spesso dovuti a segnali di debolezza economica, anche le variazioni di politica monetaria in risposta alla ripresa possono pesare sul sentimento dei mercati. L’aumento dei rendimenti dei Treasury ed il rally dei cross con lo yen di oggi ci dicono che l’avversione al rischio non è stato il tema predominante. La Reserve Bank of Australia e la Reserve Bank of New Zealand rilasceranno gli annunci di politica monetaria questa settimana, e ci aspettiamo ottimismo da entrambe le banche.
La prima sarà la RBA, che uscendo da un trimestre in contrazione, non dovrebbe apportare grandi modifiche. Tuttavia, durante l’ultimo vertice ha deciso di procedere con la riduzione degli acquisti di asset. Da allora abbiamo visto delle sorprese al rialzo per le PMI, per le vendite al dettaglio e per le concessioni edilizie. Con i tassi di vaccinazione in salita ed il “Freedom day” dal COVID-19 in vista, ci si aspetta un ulteriore slancio economico. Per tutti questi motivi crediamo che la RBA possa essere più ottimista, e questo potrebbe essere tutto ciò che serve al dollaro australiano per proseguire al rialzo.
La RBNZ, invece, è pronta ad alzare i tassi di interesse. Questo mercoledì potrebbe essere la prima banca centrale importante ad alzare i tassi dall’inizio della pandemia. Ad agosto, il vice governatore della RBNZ Christian Hawkesby ha dichiarato che era difficile alzare i tassi di interesse con un paese in lockdown, ma che si stava considerando un aumento di 50 punti base. Con la cancellazione di gran parte delle restrizioni, la banca centrale potrebbe muoversi verso un inasprimento, ma è previsto un aumento minore, di 25 punti base. Essendo la prima grande banca centrale ad alzare i tassi di interesse, il NZD potrebbe registrare un andamento positivo.
I dati di venerdì sull’occupazione negli USA ed il Canada confermeranno i piani di riduzione per entrambe le banche centrali. Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha chiarito che la banca è pronta a ridurre gli acquisti di asset. Si prevede un’accelerazione della crescita occupazionale, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 5%. La crescita occupazionale in Canada dovrebbe rallentare, ma, come per gli USA, il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere, tenendo in piedi il programma di tapering della BoC. Il dollaro canadese è stato una delle valute con la miglior performance, soprattutto grazie al petrolio, schizzato di oltre il 2,5% ad un nuovo massimo di tre anni.
Il dollaro USA è sceso contro le maggiori controparti, nonostante i prezzi più deboli e i rendimenti più elevati. Questa price action conferma la nostra visione sul fatto che la propensione al rischio non sia stato il fattore principale dei flussi di mercato lo scorso lunedì.