L’autunno è arrivato e arriva anche la fase più attesa per i prezzi del gas naturale.
Finora, la stretta globale sulle fonti di energia per il raffreddamento ha mandato i future del gas naturale al massimo di sette anni quest’estate, ed il GNL, o gas naturale liquefatto, ai massimi storici.
Solitamente c’è una cosiddetta “mezza stagione” per il gas, durante la quale la domanda è al minimo tra il calo della domanda per il raffreddamento in estate e l’inizio della stagione fredda.
Tuttavia, quest’anno, si prevede un autunno piuttosto freddo che aumenterà via via verso il picco invernale di gennaio. Di conseguenza, la domanda di gas per il riscaldamento sarà molto alta, così come lo è stata quella per il raffreddamento durante l’estate.
Delle condizioni meteo moderate dovrebbero persistere per altre due settimane. Potrebbe dunque allentarsi la stretta sulle scorte che ha portato i future sopra i 5 dallari per milione di BTU quest’estate.
Dan Myers di Gelber & Associates con sede a Houston ha scritto in una nota ai clienti di aspettarsi un cambiamento delle condizioni meteo nel breve termine e che questo avrà un impatto sui prezzi del gas, che secondo alcuni avrebbero dovuto toccare i 6 dollari prima dell’inizio dell’autunno.
Il gas non è riuscito a toccare i 6 dollari quest’estate
I future del gas sull’ Henry Hub del New York Mercantile Exchange ha toccato solo 5,65 dollari la scorsa settimana, sebbene sia in salita dell’88% dall’inizio dell’anno, il ritorno maggiore per la materia prima nel 2021.
Le previsioni di Goldman Sachs a Wall Street dicono che la capacità potenziale della sostituzione gas-petrolio potrebbe essere maggiore, a 1,35 milioni di barili in energia e 0,6 milioni di barili nell’industria in Asia ed Europa e potrebbe far schizzare ulteriormente l’impennata del gas naturale.
Fonte: Gelber & Associates
L’Energy Information Administration pubblicherà giovedì alle 10:30 AM ET (16:30 CEST) l’aggiornamento settimanale sulle scorte di gas naturale. Per la settimana terminata il 17 settembre, l’EIA dovrebbe riportare un aumento delle scorte dei produttori di energia di 75 bcf (miliardi di metri cubici) non utilizzati per la produzione di energia e per il raffreddamento.
La scorsa settimana il dato è stato di 83 bcf (miliardi di metri cubici) mentre la media quinquennale (2016-2020) è di 74 bcf (miliardi di metri cubici).
Le condizioni meteo nel breve termine puntano a un ribasso
Nella prossima settimana in 48 degli Stati Uniti si attendono condizioni meteo favorevoli, secondo le previsioni di Bespoke Weather Services sul portale naturalgasintel.com.
Le previsioni per i prossimi 15 giorni indicano un consumo di gas inferiore al normale, relativamente alla media quinquennale, e le previsioni di ottobre, che mostrano temperature miti in gran parte del Paese, alimentano ulteriormente l’attesa di una domanda minore.
Ma Bespoke ha precisato che è “troppo presto” per basarsi sulle previsioni e per capire l’andamento della price action.
La stretta sulle scorte è ancora molto forte, soprattutto a causa delle ripercussioni dell’uragano Ida sul settore di gas e petrolio del Golfo del Messico.
Il Bureau of Safety and Environmental Enforcement, l’agenzia che si occupa di monitorare la situazione post-Ida, ha dichiarato mercoledì che il 24,3% della capacità di produzione di gas nel Golfo non è ancora tornata alla normalità dopo l’uragano.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.