- Temperature fuori stagione negli USA nei prossimi 15 giorni, potrebbero protrarsi fino a febbraio
- Clima più mite del normale anche in Svizzera, Polonia, Ungheria, Francia e Germania
- I dati settimanali sulle scorte di gas USA oggi potrebbero essere bullish per il forte utilizzo di fine dicembre
La peggiore paura dei tori del gas potrebbe essere diventata realtà: due settimane dall’inizio dell’inverno e negli Stati Uniti sembra di essere in autunno. In Europa, intanto, si potrebbe pensare che l’estate non se ne sia mai andata.
Colpa del riscaldamento globale, o del desiderio di Vladimir Putin di un gelo in Europa che ancora non è arrivato. Qualunque sia il caso, il gas naturale, principale combustibile per il riscaldamento nella maggior parte dei paesi occidentali, è poco richiesto in questo periodo dell’anno da entrambe le parti dell’Atlantico, a causa delle temperature fuori stagione.
Il risultato è un tonfo del prezzo dei future del gas, di un’intensità che non si vedeva da un po’. Sulla divisione Henry Hub del New York Mercantile Exchange, i future sono crollati sotto i 4 dollari, a minimi che non si registravano da quasi un anno.
In Europa, il riferimento ad Amsterdam è sceso sotto i 75 dollari, di oltre il 50% rispetto ad un mese fa e ad un minimo che non si vedeva dall’inizio della guerra in Ucraina, lo scorso febbraio.
Il surplus delle scorte di gas naturale in Europa rispetto alla media quinquennale oscilla vicino ai 549 bcf.
Le scorte europee sono rimaste sopra l’80% della capacità nella prima settimana di gennaio. Se questo trend dovesse continuare, le scorte europee potrebbero restare ad un livello così buono da colpire negativamente le esportazioni USA di GNL verso l’UE.
Fonte: Gelber & Associates
Gelber & Associates ha scritto in una nota ai clienti ieri che:
“Il principale fattore della debolezza del prezzo è che le prospettive sulle temperature per il breve periodo, fino a metà gennaio, non mostrano importanti valori sotto la media e sono quasi prive di aria Artica”.
Ma cosa significa per l’Henry Hub?
Potrebbe significare altri contrattempi dovuti alle temperature, che prolungherebbero le pene dei tori del gas NYMEX per un’altra settimana, dice Gelber.
I partecipanti dei mercati sapranno nel corso della giornata qual è la situazione delle scorte di gas USA, quando la Energy Information Administration, o EIA, pubblicherà gli ultimi dati, relativi all’ultima settimana del 2022, terminata il 30 dicembre.
L’EIA dovrebbe riportare che le utenze USA probabilmente hanno utilizzato 228 bcf di gas naturale dalle scorte la scorsa settimana, oltre il doppio del solito, sulla scia di una tempesta invernale, in base ad un sondaggio di ieri di Reuters.
E questo rispetto alla riduzione di 46 bcf della stessa settimana di un anno fa e della media quinquennale (2017-2021) di un utilizzo di 98 bcf. Nella settimana del 23 dicembre sono stati utilizzati 213 bcf di gas delle scorte.
La previsione per la settimana terminata il 30 dicembre porterebbe le scorte a 2,884 mila miliardi di piedi cubici, circa il 9,8% al di sotto della stessa settimana di un anno fa ed il 6,9% al di sotto della media quinquennale.
Ci sono stati circa 196 gradi giorno di riscaldamento (HDD), la scorsa settimana, rispetto alla norma trentennale di 186 per il periodo, secondo i dati di Refinitiv.
Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
Le aspettative di questo aumento relativamente bullish hanno frenato la caduta libera del gas Henry Hub ieri, con il contratto di febbraio attestatosi in salita di oltre 18 centesimi, quasi il 5% sulla giornata, a 4,172 dollari per mmBtu. Prima, il gas di febbraio aveva perso quasi 1,30 dollari in cinque giorni di scambi, crollando sotto il supporto di 4 dollari per mmBtu martedì.
Ma questo aggiornamento sulle scorte dell’EIA potrebbe essere seguito da report più bearish, a causa di condizioni che ridurrebbero la domanda ed allenterebbero la pressione sulle scorte.
Il direttore dei future energetici di Mizuho Securities, Robert Yawger, nei commenti riportati da naturalgasintel.com ha affermato che i trader “si aspettano che le scorte 2023 vedano cifre inferiori nelle prossime settimane, che rispecchino le temperature miti negli USA, con buone probabilità che le scorte passino in surplus alla media quinquennale”.
Quale sarebbe l’impatto sull’Henry Hub se i report sulle scorte diventassero di nuovo bearish?
Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di SKCharting.com, spiega:
“Fino a quando i prezzi del gas NYMEX resteranno sotto la fascia di 4,23-4,49 dollari, ci aspettiamo che la pressione ribassista si estenda ancora un po’ fino al range di 3,78-3,50 dollari.
Un consolidamento dalle aree di supporto potrebbe dare il via ad una ripresa verso 4,23 dollari dove, trovando compratori, si potrebbe stabilire un supporto sopra 4,50 dollari. Ma ulteriori rialzi richiederanno una ferma accettazione sopra i 4,50 dollari”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.