Penso che sia di nuovo il momento di andare short sul gas naturale.
Avevo parlato di uno short sul gas naturale l’autunno scorso, tramite lo United States Natural Gas Fund (NYSE:UNG), quando i prezzi sono schizzati a 5 dollari andando verso il picco dei 6,50 dollari. La tesi di allora è simile a quella di ora: i trader hanno erroneamente spinto su i prezzi del gas USA sulla scia di un massiccio rally del gas europeo.
C’è solo un problema …
Gli eventi in Europa, o comunque al di fuori del Nord America, non hanno praticamente alcun impatto sul mercato del gas USA nazionale. Al contrario di altre materie prime (come il greggio), l’America non può semplicemente esportare più gas naturale quando i prezzi oltreoceano vanno alle stelle. Perché? Perché le esportazioni di gas USA richiedono infrastrutture. Nello specifico, terminal per il gas naturale liquefatto (GNL).
Approfondiamo i fondamentali offerta/domanda per capire perché i prezzi del gas naturale USA probabilmente si dirigeranno verso il basso quest’estate.
Panoramica su offerta/domanda di gas USA
Partiamo dal lato della domanda: i consumi di gas USA nazionali dovrebbero essere pressoché invariati quest’anno (a meno che non ci siano estreme anomalie meteorologiche). E lo sappiamo perché non arriverà una nuova significativa generazione di energia elettrica alimentata a gas quest’anno.
Ma com’è il lato dell’offerta?
Ed ecco qui il fattore ribassista chiave.
Produzione di gas USA vicina ai massimi storici
In base agli ultimi dati ufficiali EIA, la produzione di gas statunitense ha raggiunto i 97,2 Bcf/d nel dicembre dello scorso anno. Mancano 0,1 Bcf/d per un nuovo massimo record:
Credo che questa rapida ripresa della produzione di gas USA possa essere spiegata dalla maggiore proporzione di operatori privati nel mondo del gas. Una cosa che sappiamo è che gli operatori privati di impianti di trivellazione sono stati molto più aggressivi nell’aumento della produzione rispetto a quelli pubblici, come emerge da qui:
Solo negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad un importante rialzo del numero di impianti di trivellazione di gas naturale attivi, +25% dal novembre 2021, senza alcun segno di rallentamento nell’immediato futuro:
Prezzi del petrolio più alti implicano più gas da scisto
Gli Stati Uniti stanno ricevendo un sacco di ulteriori scorte dai trivellatori nel Bacino Permiano. Questo perché i trivellatori di petrolio producono molto gas associato, come prodotto secondario.
Con il numero di impianti di trivellazione per il gas schizzato negli ultimi mesi ed il Permiano che trae vantaggio dal petrolio ad oltre 100 dollari, non vedo perché questo trend debba rallentare tanto presto. Se quest’anno arrivassero sul mercato 4 Bcf/d di ulteriori scorte di gas, si supererebbe facilmente la modesta capacità di esportazione di GNL incrementale di 2 Bcf/d prevista per quest’anno.
La bassa stagione dovrebbe rivelare un eccesso di scorte di gas
Dovremmo cominciare a vedere i segnali di un eccesso delle scorte di gas dagli aumenti nei magazzini durante l’imminente bassa stagione (cioè il periodo che segue il picco della domanda invernale di gas a marzo).
Diamo un’occhiata alla situazione delle scorte di gas alla luce della storia recente per capire come potrebbero evolversi le cose da qui. Il grafico sintetizza i principali fattori del surplus/deficit di gas USA dal dicembre 2020:
Un freddo estremo a febbraio di quest’anno ha creato un breve deficit delle scorte, spingendo i prezzi al massimo di 5 dollari. Più di recente, i prezzi del gas USA sono stati alzati dal rally dei prezzi delle materie prime energetiche in scia alle notizie dell’invasione russa. Tuttavia, notiamo che il mercato ha fatto presto ad eliminare questi balzi a breve termine nelle ultime settimane.
Guardando al futuro, mi aspetto che l’attuale rally sulle notizie ucraine si inverta rapidamente e che i prezzi si dirigano verso i 3 dollari dalla bassa stagione all’estate.
Un modo per andare short sul gas naturale è tramite i future di ETF come lo United States Natural Gas Fund (UNP), che replica i prezzi del gas naturale USA in base uno a uno. Per chi preferisce comprare anziché vendere short, un’altra opzione è il ProShares UltraShort Bloomberg Natural Gas ETP (NYSE:KOLD). L’ETP punta ad offrire un’esposizione 2x ai prezzi del gas naturale, su base giornaliera. Ad esempio, se il gas naturale crolla del 5%, KOLD schizza del 10%.
È importante notare che non offro consigli di investimento. Ma, se lo facessi, non consiglierei di tenere l’ETP KOLD come investimento a lungo termine. Tuttavia, se il gas USA scendesse a 3-3,50 dollari nei prossimi mesi, come prevedo, le unità di KOLD potrebbero guadagnare il 50% o più.
Contenuto pubblicato originariamente su Ross Report.