Perché avere paura dell’inflazione italiana? 1) quella di fondo continua a salire senza soste e potrebbe pesare sul pil futuro del 2023 con un serio e sempre più probabile rischio di vedere una stagflazione 2) si è ampliato enormemente il divario (2%) con il dato europeo che, fino al terzo trimestre, era a favore dell’Italia (emergono le rigidità economiche del paese nell’affrontare l’inflazione?) 3) siamo tornati negli anni ’80 ma con debiti pubblici e bilanci delle banche centrali già gonfi, sembra difficile adeguare i tassi reali così facilmente come fatto all’epoca, seppur causando una recessione cercata e voluta. Sull’inflazionel’ Istat: Dopo la brusca accelerazione di ottobre, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile…L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,6%. Il dato sull’inflazione di dicembre sarà fondamentale per capire se l’Italia tornerà Cenerentola europea, come lasciano presupporre oggi lo spread, tornato sopra i 200 basis points, e il btp future che perde circa un -4% rispetto alla scorsa settimana e rischia di rivedere i minimi di prima di fine anno. Rall(y) o Sell(y) di Natale?