Il fiorente settore della cannabis continua ad attirare molta dell’attenzione del pubblico e degli investitori, anche mesi dopo la prima fase della legalizzazione delle sostanze in Canada dello scorso anno. Le notizie da entrambi i lati del confine nordamericano si sono concentrate sugli straordinari rialzi del prezzo delle azioni dei produttori di cannabis, nonché sugli accordi multimiliardari con i principali operatori aziendali in numerosi settori destinati ad essere rivoluzionati dalla cannabis.
Tuttavia, nonostante tutto il clamore, restano ancora aperte molte domande. La più importante: come andrà a finire?
Un vero banco di prova per le compagnie legate alla cannabis
È certamente un quesito valido, in quanto ci sono varie sfaccettature in questo fiorente settore che comprende numerosi altri segmenti oltre al mercato dell’uso a scopo ricreativo. Quanto saranno grandi le applicazioni in ambito medico e farmaceutico? Il mercato della vendita di prodotti commestibili sarà la prossima moda? O ancora: la cannabis rivoluzionerà il settore della birra e delle bevande?
Malgrado le incognite, l’intrigo viene alimentato dalle stime della dimensione dei mercati, che ammontano a miliardi.
In Canada, la risposta ad alcune domande comincia a diventare più chiara con la data della legalizzazione di molti di questi prodotti che si avvicina rapidamente, essendo prevista per quest’anno. Mentre il mondo segue con attenzione questa nuova fase, molti osservatori affermano che sarà il vero banco di prova per le compagnie legate alla cannabis.
NextLeaf Solutions: un tipo diverso di operatore nel settore della cannabis
Mentre i principali operatori del settore ed i loro soci aziendali USA (come Constellation Brands (NYSE:STZ), Altria Group (NYSE:MO) e Coca-Cola Company (NYSE:KO)) nei campi delle bibite, del tabacco e della cosmetica si concentrano sul “cosa” nel definire i piani per il tipo di prodotti che realizzeranno, una piccola compagnia canadese ha cominciato ad attirare interesse focalizzandosi su “come” produrre.
Seguendo questa linea, Nextleaf Solutions (OTC:NXEAF), (SNX:OILS), una compagnia a piccola capitalizzazione con sede nella Columbia britannica, che produce attrezzature per l’estrazione e la lavorazione della cannabis, punta a diventare leader mondiale.
La compagnia di Vancouver rappresenta un tipo diverso di operatore nel settore della cannabis. Non coltiva la pianta. Piuttosto, si definisce una compagnia tech che ha sviluppato processi brevettati per estrarre olio di cannabinoidi dalle piante. Il processo genera un distillato, che NextLeaf chiama “il precursore di ogni prodotto ad infusione di cannabis”. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di NextLeaf Peter Pedersen in un’intervista all’inizio dell’anno:
“La proprietà intellettuale sarà un enorme elemento differenziatore e creatore di valore in questo settore, in modo simile a quanto avviene nel settore biotech e delle scienze biologiche”.
La compagnia, scambiata in Canada come OILS, ha ricevuto il primo brevetto nella nazione per la purificazione dell’olio di cannabinoidi. Possiede inoltre tre brevetti USA per un processo che crea un distillato di THC o CBD altamente concentrato, inodore e insapore, che può essere standardizzato per concentrazione.
NextLeaf intende cominciare a commercializzare il processo fornendo servizi a coltivatori autorizzati sotto i marchi dei suoi stessi clienti. Sta anche fornendo l’olio, di cui c’è poca disponibilità, a distributori autorizzati.
“Negli ultimi due anni dall’apertura siamo stati una compagnia focalizzata su R&S ed abbiamo silenziosamente sviluppato (la proprietà intellettuale). Siamo stati in grado di battere ogni compagnia di cannabis con capitalizzazione di mercato da miliardi di dollari ottenendo per primi il brevetto”, spiega Pedersen. “E nel 2019 non faremo altro che commercializzare questa proprietà intellettuale”.
Scambiato da marzo, il titolo della compagnia ha visto un balzo del 51% nello scorso mese, passando da 43 centesimi di dollari canadesi ad azione a 65 centesimi. Il titolo sul mercato OTC USA ha un prezzo simile ed una traiettoria altrettanto simile.
Sebbene sia un operatore minore in confronto a nomi più grandi nel mondo della cannabis, NextLeaf è diverso da tutti gli altri. Innanzitutto, è un’azienda tech che punta a reclamare la sua impronta unica nel settore. Gli analisti di Ubika Alpha all’inizio del mese hanno cominciato la copertura di NextLeaf, con un rating “buy” ed un obiettivo su 12 mesi di 1,65 dollari canadesi ad azione.
In una videoconferenza della scorsa settimana, Pedersen ha spiegato come il fatto di non doversi preoccupare del preparare le coltivazioni e del farle aumentare abbia consentito alla compagnia di focalizzarsi sul perfezionamento del suo processo.
Ecco altri aspetti da considerare: secondo Research and Markets, il mercato globale dei cannabinoidi soltanto dovrebbe passare dai 176,15 milioni di dollari USA del 2017 a 1,182 miliardi di dollari entro la fine del 2024. Per quanto riguarda il settore dei prodotti commestibili e farmaceutici, Pedersen mette in evidenza che avere la possibilità di standardizzare la concentrazione e le formulazioni offre vantaggi per lo sviluppo di prodotti commerciali.