Nell'ultimo decennio i rendimenti degli strumenti finanziari più "classici" si sono ridotti considerevolmente e l'interesse del grande pubblico (come era prevedibile) si è rivolto verso gli asset alternativi, tanto che si è iniziato a parlare di una vera e propria democratizzazione di questi strumenti, un tempo appannaggio di pochi eletti del mondo della finanza.
Un successo sfociato nell'annata record del 2021.
Facciamo un passo indietro: siamo nel 2008 e il credit crunch inizia a manifestarsi a causa della crisi dei subprime e del mercato immobiliare, ci ritroviamo con un sistema del credito che non sa più far fronte alle esigenze del mercato, dove gli strumenti alternativi, come anticorpi, iniziano a farsi spazio per alimentare la macchina imprenditoriale, disposta a condividere il proprio successo con gli investitori in cambio di liquidità.
In pratica si è verificata la più vecchia delle leggi economiche: domanda e offerta si sono incontrate, da una parte investitori desiderosi di rendimento e dall’altra imprese sprovviste di liquidità.
Alle condizioni sopra descritte si sono sommate: un'importante evoluzione in termini di regolamentazione e soprattutto il forte interesse da parte di investitori istituzionali che, complici commissioni di gestione più basse e ampia possibilità di diversificazione (dovuta al moltiplicarsi dei portafogli), hanno incoronato il 2021 come anno record degli asset alternativi.
Con asset alternativi si intendono, hedge fund, operazioni di private debt e private equity, attività di venture capital e operazioni immobiliari, vediamo insieme la loro crescita:
Venture capital
Solo nel 2021 i fondi venture capital hanno raccolto un capitale pari a 187 miliardi di dollari, attraverso 1421 fondi, effettuando operazioni per 476 miliardi di dollari nei primi tre trimestri. Oltre 6300 investitori istituzionali hanno investito attivamente nel venture capital lo scorso anno, circa il 65% in più rispetto al 2017.
Private equity
Con 2389 fondi disponibili sul mercato nel 2021, il private equity ha raccolto circa 757 miliardi di dollari e punta ad assestarsi intorno ai 813 miliardi di dollari annui entro il 2026. Estremamente interessante è l’IRR netto annualizzato che ha registrato mediamente un 18.8% negli ultimi cinque anni.
Private debt
Seppur più lentamente, cresce anche il private debt, la cui raccolta nel 2021 si è aggirata intorno ai 300 miliardi di dollari e le cui operazioni hanno registrato nell'ultimo triennio un Irr netto annualizzato pari a 4,8%.
Hedge fund
L’asset under management degli hedge fund ha toccato i 4 mila miliardi di dollari nel secondo semestre del 2021, mentre gli afflussi netti del settore hanno superato i 41 miliardi di dollari. Ottimi i rendimenti dei fondi che investono su asset nordamericani, +18,6%, così come quelli dedicati agli asset dell'aree APEC ed Europea, rispettivamente +12,39% e +11,69%.
Immobiliare
A suscitare grande interesse è anche il real-estate, non solo per la vendita di un portafoglio industriale di EQT dietro un compenso di 6,8 miliardi di dollari, ma anche per il dato riguardante la provenienza degli investitori a livello mondiale: 1/4 di essi ha svolto operazioni immobiliari tramite family office e il settore wealth management.
Crowdinvesting
Nonostante esista da molto meno tempo di altri asset alternativi, il settore del crowdfunding sta crescendo molto velocemente: solo nel 2021 la raccolta totale a livello mondiale è stata di circa 109 miliardi di dollari, cioè circa il 15% in più rispetto al 2020. Caratterizzato da rendimenti interessanti, crescita accelerata di utenti e da un sempre maggior interesse delle istituzioni private e pubbliche.
Sarà così cavalcante la loro crescita nell’era post-pandemica?