Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
Sono state due settimane piene dal punto di vista degli utili: società come Netflix (NASDAQ:NFLX), Apple (NASDAQ:AAPL), Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) e Facebook (NASDAQ:FB) hanno tutte pubblicato i risultati. E queste società potrebbero condividere un tema comune. Malgrado abbiano riportato risultati eccellenti, faticano ad avanzare.
E c’è un altro aspetto che potrebbero avere in comune: sono stati tutti dei vincitori nel 2020 e parte del trading sul “resto a casa”, ma ora questo scambio potrebbe essere vicino alla fine del suo ciclo vitale. In alcuni casi, le conference call hanno rivelato che un peggioramento dei dati comparabili potrebbe rendere il 2021 un anno più difficile. Potrebbe anche significare che l’espansione multipla che questi titoli hanno visto grazie alla crescita in accelerazione porterà ad un periodo di stagnazione o contrazione.
Grafico giornaliero Apple
Dati comparabili peggiori
Dopo i risultati migliori del previsto su utili e ricavi, sia Apple e Facebook sono scesi, sorprendendo alcuni investitori. Ma le conference call hanno rivelato i motivi di questa performance deludente. Apple ha notato che la crescita su base annua delle sue categorie Wearables, Home e Accessories decelererà rispetto al primo trimestre fiscale. Ha anche sottolineato che la divisione servizi vedrà un dato comparabile duro nel report sul trimestre di marzo. Facebook, invece, ha reso noto che gli investitori potrebbero vedere una crescita delle entrate pubblicitarie stabile o moderata nel primo semestre, seguita da tassi di crescita più deboli nel secondo.
Detto chiaro e tondo: non siate sorpresi se la crescita da qui in avanti non sarà all’altezza delle immense aspettative che sono state messe in conto nei titoli.
Nessuna espansione dei margini
Anche AMD ha riportato un grande successo ed ha fornito previsioni altrettanto forti; tuttavia, il titolo è crollato di circa l’8%. Ma, nonostante la forte domanda per i suoi chip, la società non ha generato alcun miglioramento dei margini rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La mancanza di miglioramento dei margini in un contesto in cui la società registra una forte crescita dei ricavi potrebbe suggerire che non riesce ad ottenere prezzi più alti per i suoi chip. Potrebbe anche significare che le stime future sugli utili dovranno essere riviste al ribasso.
Persino Netflix è diventata vittima di questo trend, con il titolo schizzato di quasi il 20% il giorno dopo la pubblicazione degli straordinari risultati, con l’aumento degli abbonati netti che è risultato di molto superiore al previsto e fornendo stime positive sui flussi di cassa disponibili. Ma, dal 20 gennaio, il titolo ha ceduto quasi tutti i guadagni, crollando di ben il 9%, per un tonfo complessivo del 13,5%.
La marea sta scendendo?
Il mercato sembra stare lanciando il messaggio che i risultati migliori del previsto non sono sufficienti a spingere questi titoli a prezzi più alti.
In effetti, questo è il secondo trimestre di fila in cui succede. Tutti e quattro i titoli non riescono a vedere un rialzo significativo dall’inizio di settembre.
Il messaggio preciso che il mercato sta lanciando non è chiaro. Tuttavia, sembra indicare l’idea che le società probabilmente non vedranno quella crescita considerevole di ricavi ed utili di cui avevano beneficiato all’inizio della pandemia. E questo potrebbe tradursi in tassi di crescita più lenti all’orizzonte e, se così dovesse essere, potrebbe essere difficile per gli investitori giustificare le attuali valutazioni di questi titoli.
Ad esempio, Apple è scambiato a circa 30 volte le stime sugli utili dell’anno fiscale 2023 di 4,67 dollari. Si tratta del multiplo PE più alto dal 2007. È anche quasi il doppio del rapporto PE medio di 15 da allora.
P/E Apple
Il recente tonfo di alcuni di questi grandi titoli tech potrebbe essere un segnale dal mercato di un cambiamento in atto. E questo cambiamento potrebbe implicare dati comparabili peggiori, multipli più bassi e forse anche prezzi più bassi.
Nota: Michael Kramer ed i clienti di Mott Capital Management possiedono azioni di Apple. Mott Capital Management, LLC è un consulente di investimento registrato. Le informazioni presentate hanno scopo puramente formativo e non sono intese a rappresentare un’offerta o un invito alla vendita o all’acquisto di qualunque specifico prodotto finanziario, investimento o strategia di investimento. Gli investimenti comprendono rischi e, a meno che non sia indicato altrimenti, non sono garantiti. Assicuratevi di consultare un consulente finanziario qualificato e/o un professionista fiscale prima di adottare una qualunque delle strategie qui discusse. Su richiesta, il consulente fornirà un elenco di tutti i consigli dati negli ultimi dodici mesi. La performance passata non è indicativa dei risultati futuri.