La crisi del mercato obbligazionario continua a peggiorare e a preoccupare le banche.
Le perdite nelle obbligazioni a lunga scadenza si avvicinano ai livelli storici, dopo aver subito una forte pressione a causa dei tassi d’interesse record. I bond decennali sono scesi del 46% dal picco del marzo 2020, un calo paragonabile a quello della bolla dot-com del 2000.
Banche e fondi hedge risentono del crollo delle obbligazioni
I ribassi dei titoli del Tesoro con scadenze più lunghe continuano ad aumentare, avvicinandosi ai livelli visti in alcuni dei peggiori crolli di mercato mai registrati.
In particolare, le obbligazioni con scadenza a 10 o più anni sono crollate del 46% da quando hanno raggiunto il loro picco durante l’epidemia di coronavirus nel marzo 2020, come mostrano i dati di Bloomberg. Un calo di tale portata si avvicina a quello registrato nel 2000 durante lo scoppio della bolla delle dot-com.
In maniera analoga, le obbligazioni a 30 anni sono crollate fino al 53%. Le azioni sono crollate del 57% durante la crisi finanziaria del 2007-2009.
È importante notare che un crollo dei titoli del Tesoro con scadenze più lunghe può avere un effetto a cascata sui mercati globali. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i loro rendimenti aumentano quando i prezzi dei titoli del Tesoro a più lunga scadenza scendono. Questo può fungere da parametro di riferimento per altri tassi di interesse, portando a un aumento dei costi di finanziamento dell’economia.
Un settore che può subire particolari pressioni è quello bancario, perché gli istituti di credito e gli hedge fund si affidano a prestiti a basso costo per finanziare le loro operazioni. Ma quando i costi di finanziamento aumentano, le banche e le altre istituzioni finanziarie possono subire un crollo della redditività e potenziali richieste di margini.
L’orientamento aggressivo della Fed nel 2022 ha cambiato le cose
Le perdite attuali nel debito a lunga scadenza hanno superato il precedente crollo più consistente del 1981, quando gli sforzi della Federal Reserve per combattere l’inflazione spinsero i rendimenti decennali a quasi il 16%. Queste perdite superano anche il calo medio del 39% registrato in sette mercati azionari statunitensi dal 1970, compreso il calo del 25% registrato sul sito S&P 500 lo scorso anno, quando la Fed ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse da livelli prossimi allo zero.
E sembra che la storia si stia ripetendo. Le obbligazioni a lunga scadenza hanno attirato gli investitori in quanto la Fed ha trascorso diversi anni a ridurre i costi di finanziamento a zero nell’ultimo decennio. Tuttavia, quando lo scorso anno le pressioni inflazionistiche si sono intensificate e le banche centrali sono state costrette ad assumere un atteggiamento aggressivo, le circostanze del mercato sono cambiate bruscamente.
Inoltre, potrebbe passare un po’ di tempo prima di vedere il fondo delle obbligazioni. Il gestore di fondi hedge Harris Kupperman ritiene che non ci sarà un fondo finché i Treasury decennali rimarranno invertiti rispetto alle obbligazioni a breve termine, aggiungendo che non c’è motivo per cui il rendimento non possa arrivare al 6% e persino superare quel livello. Attualmente il rendimento del Treasury decennale si attesta al 4,7%, il livello più alto dal 2007.
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