Dal punto di vista dell’ultima settimana di scambi, sembra plausibile definire la recente volatilità del mercato un segnale di avversione al rischio. Ma, se il vostro orizzonte temporale è più lungo, ci sono ancora dubbi, in base a una serie di coppie di ETF per valutare il trend generale tramite i prezzi fino al 7 agosto.
Dal punto di vista di due ETF di allocazione di asset globali, il trend bullish si è fermato, ma non è ancora chiaro se sia un rumore a breve termine o un segnale più a lungo termine. Il rapporto tra allocazione aggressiva (AOA) e allocazione conservativa (AOK) è sceso bruscamente negli ultimi giorni, ma la media su 50 giorni del rapporto resta ben al di sopra della controparte su 200 giorni.
Un ulteriore peggioramento di questo rapporto metterebbe i tori sulla difensiva in modo più convincente, ma al momento c’è ancora un’ipotesi plausibile, seppur debole, per sospendere il giudizio.
Un profilo simile si applica ai titoli USA, in base al trend di un ampio riferimento del mercato (SPY) rispetto a un portafoglio di azioni americane a bassa volatilità (USMV).
Lo stesso vale per i titoli di successo dei semiconduttori rispetto alle azioni USA in generale (SPY).
Per avere un’altra prospettiva per decidere se il sentiment del mercato sia davvero cambiato, consideriamo l’andamento del settore difensivo delle utenze (XLU) rispetto ai titoli in generale (SPY).
Questo rapporto tende a salire quando domina un’inclinazione verso gli asset rifugio. Sebbene ci siano stati dei movimenti verso questo cambiamento, non è ancora chiaro se sia in corso un cambiamento duraturo.
Invece, il rapporto dei Treasury a medio termine (IEF) rispetto alle controparti a più breve termine (SHY) è più avanti nel segnalare un cambio di sentiment. Finché questo rapporto tende verso l’alto, è un segnale che la propensione per le scadenze più lunghe sta aumentando, il che tende ad equivalere ad una maggiore fiducia che il trade “long” sarà redditizio, alimentata dalle aspettative di problemi macro all’orizzonte. Da questo punto di vista, merita attenzione l’ultimo rialzo del rapporto IEF:SHY.
E teniamo d’occhio anche il rapporto titoli-bond USA (SPY:BND). Questo indicatore del sentimento di avversione o propensione al rischio è crollato quotidianamente negli ultimi giorni, un segnale di avvertimento. Ma, per il momento, il trend ha oscillato solo in termini di medie su 50/200 giorni. Se l’indicatore del lungo termine comincerà a traballare nei prossimi giorni e settimane, potrebbe essere una risposta più convincente alla domanda che ci eravamo fatti i primi di luglio: “La corsa al rialzo continuerà?”